Voto in condotta: ecco i criteri per il giudizio
Voto in condotta: per l'assegnazione dell'insufficienza, del 6 e del 7 devono sussistere particolare condizioni. Ecco quali
VOTO IN CONDOTTA
Il voto in condotta non è da sottovalutare: sotto la sufficienza - fissata a 6/10 come per le materie tradizionali - è prevista la bocciatura. La valutazione varia a seconda delle sanzioni in cui incorrono gli studenti durante tutto l'anno scolastico.
Il voto in condotta serve per valutare i livelli di apprendimento e consapevolezza dei valori di cittadinanza e convivenza civile e il rispetto delle disposizioni ci ciascun istituto. La valutazione della condotta non può essere usata per limitare le liberta d'espressione degli studenti e deve scaturire dall'osservazione del comportamento complessivo dello studente. In poche parole, il voto in condotta non può basarsi su un singolo episodio.
5 IN CONDOTTA
Il voto insufficiente, anche chiamato appunto 5 in condotta, determina la bocciatura o la non ammissione agli esami di Stato. L'insufficienza è assegnabile solo in presenza di comportamenti di particolare gravità, come per esempio quelli che determinano la sospensione dello studente per periodi superiori a 15 giorni.
Il consiglio di classe, per assegnare il voto in condotta, tiene conto di una serie di elementi:
- Note e richiami;
- Sospensione fino a 15 giorni con obbligo di frequenza;
- Sospensione superiore ai 15 giorni.
La sospensione da 1 a meno di 15 giorni concorre all'attribuzione del voto in condotta pari a 6/10; quella superiore ai 15 giorni a una valutazione insufficiente. In presenza di note e richiami si assegnerà il voto di 7/10.