Voto: come potrebbero cambiare le valutazioni
Come potrebbe cambiare il voto nella scuola secondaria: ecco le proposte dei presidi per le valutazioni degli alunni
VOTO SCOLASTICO
Sì al voto intero e addio ai mezzi voti: è la proposta che viene dai presidi, secondo La Repubblica, e che mirerebbe a eliminare le valutazioni "non intere", quei mezzi voti come il 6,5 o il 7,5, insomma, che a loro avviso darebbe adito ad ambiguità. Stop quindi ai mezzi voti e a valutazioni espresse coi simboli + e -, per rendere finalmente più trasparente la comunicazione tra studente, scuola e famiglie.
Si tratterebbe comunque solo di un primo passo in una direzione diversa: il presidente ANP Antonello Giannelli spiega infatti che per attuare seriamente e concretamente una valutazione formativa occorrono, lo ribadisco ancora una volta, una vera didattica per competenze e un effettivo coinvolgimento dello studente.
D'accordo anche la presidente Andis Paola Bortoletto: 10 posizioni, in una scala valutativa che deve sempre ricondursi a criteri qualitativi e non quantitativi, sono più che sufficienti. Andis persegue la valutazione formativa e non punitiva.
Unica voce contraria è quella di Guglielmo La Cognata, professore di Storia e Filosofia presso il liceo classico Spedalieri di Catania. Orizzonte Scuoa risposta la sua dichiarazione: [ I mezzi voti] consentono una fotografia della realtà più accurata, capace di cogliere maggiormente le sfumature e di esprimere meglio i progressi dello studente. Abolire i mezzi voti sarebbe come disegnare un bel paesaggio con un solo colore nella tavolozza.
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