Vittime di bullismo: consigli pratici per proteggere se stessi e affrontare il problema

Le vittime di bullismo hanno il diritto di sentirsi al sicuro e rispettate. Scopri cosa puoi fare per affrontare il problema e riprendere il controllo della tua vita

Vittime di bullismo: consigli pratici per proteggere se stessi e affrontare il problema
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Vittime di bullismo

Cosa fare se si è vittima di bullismo: passi pratici da seguire
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Il bullismo è un fenomeno difficile da eradicare, perché è connaturato da sempre alla natura umana nei contesti sociali: è soprattutto a scuola che le dinamiche proprie del bullismo vengono alla luce, anche se può capitare di subire bullismo anche in età adulta.

Ma cosa fare se si è vittima di bullismo? Non esiste una ricetta univoca, ma alcune buone pratiche che possono essere messe in atto per arginare il fenomeno. Naturalmente, il supporto delle persone che ruotano attorno alla persona che subisce bullismo è fondamentale, siano essi coetanei, genitori o docenti.

Vediamo allora cosa fare, passo per passo.

Come riconoscere il bullismo

Il bullismo non è solo fisico, ma anche verbale e psicologico. Una vittima di bullismo può subire il fenomeno in vari modi, ma l'importante è che sia in grado di riconoscerlo e prenderne consapevolezza: in un gruppo di coetanei è facile che si scherzi, ma c'è un confine che non va oltrepassato.

Quali sono quindi i segnali del bullismo?

  • Il teasing, ovvero la presa in giro fine a sé stessa. Nel teasing si scherza  in modo spesso sarcastico o malizioso, mirando a umiliare la persona che lo subisce e a escluderla da un gruppo;
  • L'esclusione sociale, che può essere conseguenza del teasing o del tutto indipendente da quest'ultimo. La vittima di esclusione viene tagliata fuori dai gruppi di coetanei, in modo palese o indiretto, perchè non riconosciuta dagli altri come parte della comunità;
  • La violenza fisica o verbale, che si manifesta con insulti, minacce, percosse.

Vittime di bullismo: trovare il coraggio di parlare

Quando si è vittima di bullismo, può capitare che si provi vergogna per ciò che accade. Il processo psicologico è complesso: le vittime di bullismo possono vivere a lungo con un senso di sfiducia nelle relazioni sociali e una scarsa autostima. Possono temere gli altri, chiudersi in sé stesse, anche e soprattutto per la paura che quello che stanno vivendo possa ricapitare in futuro.

In questo caso, l'importante è trovare il coraggio di raccontare cosa sta accadendo a qualcuno di cui ci si fida: può essere un amico, un professore o un genitore, l'importante è che ciò che accade venga alla luce.

Affrontare il bullismo: consigli pratici

Abbiamo parlato più volte delle strategie per affrontare i bulli, ma non abbiamo mai dato un consiglio basilare: tieni traccia di ciò che ti accade.

Tenere un registro degli atti di bullismo che subisci può essere molto doloroso, ma è necessario per avere testimonianze degli episodi chiave su cui si potrà intervenire dopo la tua segnalazione. Quando accade un episodio di bullismo, segna giorno, ora, luogo, contesto e persone presenti.

Successivamente, cerca per quanto possibile di evitare determinate situazioni. Non importa se allontanandoti darai l'impressione che stai scappando: è estremamente importante che tu non dia ai bulli il potere di farti subire ciò che non vuoi. Allontanati e cerca di non restare solo, per quanto possibile. Se ti rivolgono offese, ignorali, per quanto difficile possa essere.

Sviluppare l'assertività

A volte i bulli si permettono di tenere alcuni atteggiamenti perché non vedono reazioni da parte del bersaglio dei loro comportamenti.

Sviluppare l'assertività è la chiave: impara a reagire utilizzando frasi come "non mi piace quando mi parli in questo modo" o "ho bisogno di stare lontano da questa situazione". Sono segno di maturità e consapevolezza, e ti aiuteranno ad evitare meglio situazioni spiacevoli, mostrando che non hai alcuna intenzione di subirle con passività.

Nei casi più estremi, se senti che la tua sicurezza personale è in pericolo, puoi optare per un corso di difesa personale. Il modo migliore per mettere fine a questo tipo di situazioni, comunque, è sempre quello di parlarne apertamente coinvolgendo chi può aiutarti anche dal punto di vista legale: genitori e professori, come abbiamo già detto.

Bullismo: le leggi

Per tutelarti dal bullismo, puoi fare anche capo alla legge. La legge sul cyberbullismo del maggio 2017 ti tutela infatti in modo capillare dal bullismo informatico. Come funziona? Se hai più più di 14 anni - o se tu ne hai meno, possono farlo i tuoi genitori o chiunque abbia la responsabilità su di te - puoi inviare al titolare del trattamento o al gestore del sito internet o del social media la richiesta per oscurare, rimuovere o bloccare qualsiasi altro dato diffuso nella rete internet da persone contro la tua volontà. Ricordati che a seguito di questa segnalazione, possono intervenire sia la questura che la scuola, nella quale con ogni probabilità esiste un docente deputato proprio ad essere referente di questo tipo di eventi.

Ripartire dopo il bullismo

Si può ripartire dopo il bullismo? Senza dubbio, sì.

Il bullismo lascia gravi conseguenze sia nelle vittime che nei bulli, è vero. Ma col tempo si può sviluppare consapevolezza e autostima, soprattutto circondandosi delle persone giuste.

Il primo passo da fare è cercare di concentrarsi su te stesso, sulle tue passioni e sui tuoi interessi. Naturalmente, circondandoti di persone positive, che credono in te e ti supportano nella vita quotidiana.

Gruppi di supporto

Molte scuole hanno contatti con associazioni di psicologi che si occupano della prevenzione e del contrasto al bullismo. Prova a informarti presso la tua scuola o nel tuo quartiere per sapere se esistano iniziative di questo tipo, oppure cerca gruppi online nei quali poter raccontare la tua esperienza e confrontarla con quella degli altri. sentirsi parte di un gruppo e rendersi conto che non si è soli è fondamentale.

Bullismo: consigli e approfondimenti

Se vuoi approfondire il tema del bullismo, puoi partire da qui:

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