Vassallaggio e feudalesimo: significato e origini

Vassallaggio: significato e origini. Carlo Magno e il feudalesimo: schema, storia, società nel Medioevo

Vassallaggio e feudalesimo: significato e origini
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VASSALLAGGIO

Cosa si intende per vassallaggio?
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Il vassallaggio è il rapporto di fedeltà e protezione che veniva instaurato tra due persone. Tra le due, il vassallo, appunto, si sottometteva all’autorità di un’altra detta senior, promettendole fedeltà e aiuto sia in campo militare che giudiziario in cambio di una protezione che aveva anche un preciso contenuto economico.

Nonostante il vassallaggio sia tipico del Medioevo, le sue radici possono già essere riscontrate sia in istituzioni romane - come ad esempio il rapporto tra un latifondista ed i suoi dipendenti, o quello che legava senatori e generali ai membri delle loro milizie private - sia in istituzioni germaniche arcaiche nel legame che univa all’interno del comitatus un capo ad i suoi guerrieri.

IL VASSALLAGGIO E CARLO MAGNO

Fin dall’inizio Carlo Magno sentì la necessità di organizzare i suoi domini. Decise che ogni anno agli inizi di maggio (mese della raccolta dell’avena) venisse svolto l’eribanno, ovvero la preparazione alla guerra. Questa iniziativa avrebbe dovuto coinvolgere tutti gli uomini liberi, ma non fu così. Questo accadde perché le persone che avrebbero dovuto rispondere all’eribanno avrebbero dovuto procurarsi e provvedere da sé sia per l’armamento che per il proprio mantenimento durante la guerra.

Per poter garantire questo serve inizio di cavalleria però, i re carolingi dovevano essere in grado di poter ricompensare i fedeli con terre e schiavi, e per questo dovevano anche essere i più grandi proprietari fondiari del reame; ma anche gli altri “grandi” del regno avevano la propria corte di vassalli. Questi però cedevano solo il beneficio (personale, revocabile, non ereditario) ovvero il diritto di sfruttare le risorse del terreno ma senza appropriarsene. Questo procedimento avveniva con un giuramento. Il vassallaggio rappresentava letteralmente il cemento della società, poiché teneva unita tutta la classe dominante, dalla piccola aristocrazia fino al re. Legata ad esso vi era la consegna del feudo.

Mentre il vassallaggio in Italia, Germania e Spagna del nord si diffuse grazie all’Impero carolingio, ed in Inghilterra con le successive conquiste normanne, in Oriente venne diffuso con le crociate.

IL FEUDALESIMO

Il feudalesimo è un tipo di organizzazione sociale, economica e politica fondata sul feudo e sul rapporto di vassallaggio.

Elementi prefeudali possono essere colti durante il Basso Impero Romano nel costruirsi, con l’indebolimento dello stato, di veri e propri patronati nei latifondi che disponevano addirittura di milizie private.

Nel mondo germanico era presente invece l’uso di farsi compagni di un capo valoroso e anziano legandosi a lui con un giuramento.

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A causa della poca considerazione che il re stava assumendo, il vassallaggio era privo di un vertice, ma non venne mai meno la base personale dei rapporti politici. Il sistema feudale fu esportato ovunque dopo il IX\X sec. I grandi feudatari decisero di crearsi una rete personale di fedeli armati (vassallaggio militare) concedendo però, altri benefici come quello di tagliare alcuni feudi e affidarli ai vassalli dei vassalli stessi, da qui valvassore (il vassallo del vassallo).

Dopo l’anno Mille si può parlare di vera e propria società feudale anche grazie alla trasformazione dei feudi in veri e propri beni personali che entrano a far parte del patrimonio familiare e del suo asse ereditario. Dinastie comitali sorsero su tutti gli ex territori carolingi, permettendo così un’aristocrazia di sangue (possedere i possedimenti + i titoli nobiliari).

Con la Constitutio de feudis di Corrado II si stabilì che nessuno potesse privare del beneficio i vassalli e che tutti i vassalli potessero trasmettere al proprio erede il beneficio.

Questa organizzazione denunciava una dispersione di autorità. In guerra ad esempio, il superiore in scala gerarchica, poiché si possedevano milizie personali, poteva convincere ma non costringere i sottoposti ad aiutarlo. Allo stesso modo i vassalli potevano ritenersi liberi di obbedire o meno all’imperatore poiché primo in scala gerarchica, ma non per forza in autorità e potere. Allo stesso modo, i valvassori potevano farlo con i vassalli e i valvassini con i valvassori.

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