Danimarca, un Erasmus tra favola e realtà

L'efficienza danese e il divertimento del melting pot Erasmus: il paese dei Vichinghi raccontato da Valentina

Danimarca, un Erasmus tra favola e realtà

In Danimarca il sole non si vede spesso, così quando capita una bella giornata i professori decidono di fare lezione all'aperto, le strade del centro si riempiono e ovunque si respira un'aria di festa. A chi pensa che questo paese sia freddo e poco spassoso è quindi invitato a cambiare idea. Certo, è vero, i danesi non sono come gli italiani o gli irlandesi, ma dopo aver rotto il ghiaccio sono persone estremamente generose e di compagnia e passare una serata con loro diventa uno spasso. Quando poi a questo si mescola la magia dell'atmosfera erasmus, beh vi lascio immaginare ...

La scelta è caduta sulla Danimarca un po' per caso, in quanto era l'unica meta a disposizione nella mia facoltà. Questa "costrizione" tuttavia non mi ha sconvolta più di tanto perchè i paesi del Nord Europa e in particolare da Copenhagen, città che avevo già visitato, mi hanno sempre affascinato. La città dove ho svolto l'Erasmus è però un'altra, Roskilde, cittadina di 50.000 abitanti nella parte est della penisola danese, a 38 km da Copenhagen. La distanza relativamente breve tuttavia mi ha permesso di vivere a pieno la capitale ed è stato un po' come fare l'erasmus lì.

L'ALLOGGIO
Già per l'alloggio ho potuto ammirare ed apprezzare l'efficienza del sistema danese. A differenza di quanto accade in Italia, non ho avuto nessun tipo di problema a trovarene uno: ha pensato a tutto l'Università che mi ha ospitato. Per i primi giorni mi è stato affidato un "mentor" che è venuto a prendermi all'aeroporto e mi ha portato nella mia nuova casa. L'affitto, visti anche gli standard italiani, non era neanche troppo caro: 300€ spese incluse per una stanza in una casa a due piani che dividevo con altre 5 persone. Ogni stanza peraltro aveva un bagno personale.

Tra i miei colleghi erasmus però non è mancato chi l'alloggio l'ha trovato autonomamente, a Copenhagen (io ero a metà strada tra Roskilde e Copenhagen stessa). Anche nella Capitale però gli affitti non sono proibitivi, aggirandosi più o meno sui 300 €. Unica differenza la difficoltà nel reperire l'alloggio: qualcuno ha infatti impiegato più di un mese per trovarlo, dormendo nel frattempo da altri studenti.

TRASPORTI
A chi si starà chiedendo come facevo a muovermi, vista l'ubicazione della mia dimora, rispondo sottolineando la bontà del sistema dei trasporti danese. Un dato servirà a capire meglio: vengono annunciati anche i ritardi di un solo minuto. Unico neo i costi molto alti degli stessi: per muoversi era necessario l'abbonamento da 80 euro al mese. Se avete in mente di viaggiare senza biglietto, come spesso capita in Italia, dimenticatevelo. Se infatti in metropolitana era difficile incontrare i controllori, non si può dire lo stesso di autobus e treni. Ricordo che una volta hanno fatto scendere una ragazza dal treno perché non aveva il biglietto: era notte, nevicava e la stazione era deserta. Sconsiglio quindi a tutti coloro che si recheranno in Danimarca di viaggiare senza biglietto, anche se devo dire che alle volte nascondersi nei bagni dei treni funziona.

COSTO DELLA VITA
I trasporti non sono l'unica cosa costosa. Anche nei supermercati infatti si spende parecchio, molto più che in Italia. Per cavarsela è consigliabile utilizzare i numerosi discount disseminati in città. A tal proposito segnatevi questo nome "Netto", una catena di supermercati: diventerà il vostro "pusher" ufficiale di cibo a basso costo.

Per vivere in Danimarca io spendevo circa 700€ al mese, quindi non di più rispetto alla spesa di una grande città italiana. Per tante cose poi è anche più economica rispetto all'Italia. La birra, ad esempio, costa meno dell'acqua. E non esagero. Per mangiare bene si spende tanto, ma ci sono anche tante alternative low cost: fast food di ogni tipo e ristoranti orientali che offrono spesso la formula "All you can eat".


L'UNIVERSITA'
La mia esperienza nella terra della "Sirenetta" una cosa me l'ha confermata: l'università italiana è molto più pesante. In Danimarca infatti per sostenere un esame non è necessario studiare una quantità spropositata di libri come accade nelle università italiane. Solitamente il programma prevede un libro di testo e lo svolgimento di un "Project Work", un progetto da realizzare insieme ad altri studenti sulla base di un argomento scelto insieme al docente nel corso dei primi giorni di lezione, una specie di tesi di gruppo.

DIVERTIMENTO
Quando si è in erasmus ci si divertirebbe ovunque. La Danimarca, e Copenhagen soprattutto, però non appartengono alla categoria dell'ovunque, perché c'è davvero di che divertirsi. E' vero però che durante la settimana è particolarmente difficile trovare dei danesi in giro. Già dal venerdì pomeriggio però, comincia il loro "show" a base di birra e divertimento.

Per noi erasmus si organizzavano molte feste sia all'interno dell'università che nelle case private. Molto spesso andavo a Copenhagen, che raggiungevo in treno in circa 20 minuti. Il punto di ritrovo era Cristiania, zona della città dichiarata libera negli anni '70, un quartiere a due passi dal centro, ma fuori dal mondo. Per quanto riguarda i locali a me sono particolarmente rimasti impressi quelli di musica jazz, il più rinomato dei quali è la Jazzhouse. Se devo però indicare una cosa a cui mai avrei rinunciato, scelgo le feste a base di birra: una tappa obbligatoria per chi sceglie la Danimarca. Mi raccomando: non perdetevele...!

Il Palazzo di Amalienborg

Costruita 300 anni fa, questa struttura rappresenta la residenza invernale dei reali di Danimarca. La sua architettura Barocca lo rende un esempio unico nell'intero paese scandinavo. In esso sono compresi quattro palazzi originariamente sede della nobiltà danese e quindi dal 1797 sede della famiglia reale. Impedibile il cambio della guardia che avviene ogni giorno alle 12 in punto. Se la Regina Margherita è all'interno, il cambio della guardia è anche accompagnato dalla banda.

La statua della Sirenetta
E' l'icona di Copenhagen e della Danimarca tutta nel mondo. E' stata scolpita in ricordo della celebre fiaba La Sirenetta di Hans Christian Andersen. fu commissionata nel 1909 da Carl Jacobsen, figlio del fondatore di Carlsberg, il quale era rimasto affascinato da un adattamento della fiaba come balletto. Fu realizzata dallo scultore Edward Eriksen e mostrata per la prima volta al pubblico il 23 agosto 1913. Eriksen usò sua moglie Eline come modella. Negli anni, la statua è stata oggetto di numerosi atti vandalici, ma è sempre stata restaurata. Nel vederla non restate sorpresi dalle sue dimensioni. In tanti infatti esclamano: che piccola! Le sue dimensioni sono 1,25 m per 175 kg di peso.

Carlsberg

Andare in Danimarca e non bere una Carlsberg è praticamente impossibile. Lo stabilimento di questa società produttrice di birra è diventato negli anni un vero e proprio luogo di pellegrinaggio per gli appassionati della bevanda. Si tratta del quinti gruppo mondiale nella produzione di birra ed attualmente impiega circa 31.000 persone. Gli uffici centrali sono situati a Valby, quartiere di Copenhagen. Il marchio principale della società è la Birra Carlsberg , ma produce anche la birra Tuborg oltre a singoli marchi nazionali. La Compagnia è stata fondata nel 1847 da J.C. Jacobsen.

Giardini di Tivoli
Si tratta del più famoso, nonché più antico, parco divertimenti del paese. Fu aperto il 15 agosto 1843. È una grande oasi verde all'interno del centro cittadino caratterizzata da vasti boschi e popolata da animali selvatici. Il parco si sta tuttora evolvendo, senza tuttavia abbandonare le tradizioni e la particolare atmosfera. Come Georg Carstensen disse nel 1844, "Tivoli non sarà mai terminato", un sentimento a cui si unì più di un secolo dopo Walt Disney, che disse riguardo al suo parco ispirato ai Giardini di Tivoli "Disneyland non sarà terminato finché ci sarà ancora fantasia nel mondo".

Christiania
Si tratta del punto di ritrovo dei giovani della città. La zona è nota anche come Città Libera di Christiania, è rappresenta un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenhagen, che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente.

Christiania venne fondata nel 1971, quando un gruppo di hippie occupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti.

Castello di Kronborg
Si tratta del castello di Amleto, quello scelto da Shakespeare per ambientare la sua celebre storia. Rappresenta uno dei castelli rinascimentali più importanti dell'Europa del nord. Kronborg, elegante castello del Rinascimento e monumentale fortezza militare allo stesso tempo, è circondato da potenti fortificazioni. Alcune delle stanze storiche sono sede del Ministero dell'Edilizia e degli Affari Urbani. Fra le attrazioni più importanti sono la grande sala da ballo e la cappella.

Museo Nazionale
Il museo vanta la più ricca collezione di manufatti storici della Danimarca. Nelle domeniche estive il museo è valorizzato da concerti di musica da camera gratuiti. Il Nationalmuseet raccoglie quasi ogni antico reperto della storia danese, sia che lo scopritore sia un contadino intento a seminare i semi nel campo, sia che il manufatto sia stato rinvenuto in uno scavo archeologico finanziato dal governo. I reperti datato dal primo Paleolitico alla metà del XIX secolo. I pezzi più significativi comprendono il Carro del Sole, che risale a più di 3500 anni fa, e una raccolta di antichi corni danesi vecchi di 3000 anni (detti 'lur').

Slotsholmen

Slotsholmen non è solo un incantevole isolotto connesso al resto di Copenhagen da piccoli ponti, ma è anche il posto che il governo della Danimarca considera la propria casa.

La località attira un gran numero di turisti che vengono a visitare le sale del governo 'palatino'. L'originario palazzo di Christiansborg fu costruito nel 1730, in sostituzione del piccolo castello precedente; alcuni edifici reali che circondano il cortile del palazzo risalgono a quel periodo.

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