LAUREE PIÙ RICHIESTE NEI PROSSIMI ANNI
La scelta dell'università non è cosa facile poiché entrano in gioco moltissimi elementi: le proprie passioni, le aspirazioni e anche le prospettive di lavoro. Il mercato del lavoro è cambiato molto negli ultimi anni grazie a tecnologia e innovazione che se da una parte mettono a rischio alcuni posti di lavoro, d'altra parte concorrono nella creazione di nuove occupazioni, chiamate anche professioni emergenti.
PROFESSIONI EMERGENTI
Come indicato anche dal rapporto Previsione dei Fabbisogni Occupazionali in Italia a medio termine (2018-2022) di Unioncamere e ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, un'analisi delle professioni emergenti è stata fatta all'interno del progetto Wollybi, sviluppato dal centro di ricerca Crisp dell'Università Milano-Bicocca che analizza le offerte di lavoro sul web postate in Italia. Alcune delle professioni emergenti sono legate al progresso tecnologico, come il Data Scientist, il Cloud Computing Expert, il Cyber Security Expert, il Business Intelligence Analyst, il Big Data Analyst e il Social Media Marketing. Per tutte queste figure, emerge dai dati rilevati da Wollybi, si è verificato un incremento di annunci di lavoro pari al 280% nel periodo compreso fra il 2014 e il 2017.
LAUREE PIÙ RICHIESTE NEI PROSSIMI ANNI
Per la scelta dell'università ci sono da guardare, quindi, da una parte le professioni emergenti e dall'altra il rapporto tra i laureati e il fabbisogno del mercato. Secondo la Previsione dei Fabbisogni Occupazionali in Italia a medio termine (2018-2022) fatta da Unioncamere e ANPAL, Sistema Informativo Excelsior, se nel periodo compreso tra 2010 e 2016 ci sono stati circa 204.000 laureati all'anno, nell'ultimo anno della previsione 2018-2022, il numero di laureati scenderà a circa 190.500 unità. Di questi non tutti entrano nel mercato del lavoro poiché molti iniziano a lavorare ancora prima di laurearsi. Per capire quale università scegliere è utile guardare alle previsioni sulle lauree più richieste nel futuro per sapere di cosa avrà bisogno il mercato del lavoro una volta completati gli studi universitari.
LAUREE PIÙ RICHIESTE 2018-2022
Seconda la Previsione dei Fabbisogni Occupazionali in Italia a medio termine (2018-2022) Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior , nel quinquennio 2018-2022 il fabbisogno di laureati da parte del sistema economico nazionale raggiungerà le 778 mila unità e sarà così suddiviso:
- Il fabbisogno di laureati del settore economico-sociale rappresentano il 25% dell'intero fabbisogno e sono così suddivisi: 151 mila del gruppo economico statistico e 40 mila di quello politico sociale.
- Il fabbisogno di laureati nell'area umanistica sarà pari a 185 mila unità, il 24% del totale fabbisogno. Nell'area umanistica sono compresi diversi gruppi disciplinari, come: scienze motorie, insegnamento, letterario, linguistico, psicologico.
- In terza posizione troviamo i laureati dell'area ingegneria - architettura che rappresentano il 18% del fabbisogno
- L'area medico sanitaria, anche questa con una quota del 18% si stima avrà un fabbisogno di laureati di 137 mila unità.
- L'area scientifica rappresenta solo l'8% e comprende i laureati nel gruppo scientifico-matematico-fisico, chimico-farmaceutico e geo-biologico.
- Ultimo gruppo, con un fabbisogno del 7%, i laureati dell'area giuridica.
Secondo la Previsione dei Fabbisogni Occupazionali in Italia a medio termine 2018-2022 il fabbisogno di laureati non verrà ricoperto ricorrendo solo ai neo laureati in ingresso nel mercato del lavoro, ma anche ai laureati disoccupati che però non saranno sufficienti a scongiurare di carenza di offerta, anzi.
Se per certi laureati sarà comunque difficile trovare lavoro - i laureati del gruppo geo-biologico saranno oltre 45 mila ma il fabbisogno non supererà le 24 mila unità - per altri sarà più facile: i laureati del gruppo insegnamento, per esempio, saranno 42.500 a fronte di un fabbisogno previsto di oltre 91 mila unità.
Il rischio di carenza di offerta esiste anche per i laureati del gruppo economico-statistico, scientifico matematico-fisico e sanitario e paramedico. L'eccesso di offerta si presenterà invece per indirizzi chimico-farmaceutico, linguistico, politico-sociale e medico-odontoiatrico. Indirizzi come quello letterario-psicologico, giuridico e architettura hanno un rapporto più equilibrato, vicino all'unità.
ORIENTAMENTO UNIVERSITÀ
Stando al rapporto Previsione dei Fabbisogni Occupazionali in Italia a medio termine (2018-2022) è bene, nella scelta dell'università, considerare anche il futuro: domandatevi se il corso di laurea che sceglierete è fra quelli più richiesti nel futuro; se, quando sarete usciti dall'università dopo la laurea, il mercato del lavoro avrà ancora bisogno di laureati del vostro settore.
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