UNIVERSITÀ
L'immatricolazione all'università non è affatto semplice: tra procedure d'iscrizione e tasse da pagare, il passaggio dalle scuole superiori alla vita universitaria non è facile né economico: tra il contributo per i test d'ingresso, la retta dell'università, i libri e gli alloggi per i fuori sede, l'università ha un grande impatto sulla situazione economica della propria famiglia ma, fortunatamente, gli studenti possono fare domande per le borse di studio, che sono destinate ad aumentare.
BORSE DI STUDIO 2022-23
È stato infatti pubblicato il decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, che incrementa il valore degli importi minimi delle borse di studio dall’anno accademico 2022/2023, integrando quanto disposto dal decreto n. 157 del 12 febbraio 2021. Gli aumenti riguardano soprattutto gli studenti fuori sede l’attuale importo è incrementato di 900 euro, arrivando a 6.157,74 euro. Mentre per gli studenti pendolari l’aumento è di 700 euro che porta il valore della borsa di studio a 3.598,51 euro, mentre per quelli in sede la crescita è di 500 euro, l'importo arriva quindi a 2.481,75 euro.
CAMBIA L'ISEE
Il decreto modifica anche i requisiti per chiedere la borsa di studio, alzando i limiti massimi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (l'ISEE e dell’Indicatore della situazione patrimoniale equivalente (ISPE): la soglia ISEE è portata a 24.335,11 euro, mentre quella ISPE a 52.902,43 euro. Pertanto non solo aumentano gli importi ma anche il numero delle borse di studio che verranno erogate per l'a.a. 2022-23.
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