Continua il percorso parlamentare della Legge di Stabilità, il documento obbligatorio dello Stato con il quale vengono definite le fonti di copertura per le spese del bilancio nazionale: al suo interno sta venendo definita la nuova tassa sui Servizi Municipali, che dovrebbe andare a sostituire l'Imu. Sarà una Service Tax e il nome dell'imposta potrebbe essere Trise, anche se il tutto deve ancora essere definito.
LE NUOVE TASSE - Si tratterà di un'imposta che, a quanto pare, andrà a gravare su qualsiasi occupante un immobile: proprietario, inquilino, affittuario. E così, ci si chiede, anche gli studenti fuorisede potrebbero essere costretti a pagare una nuova imposta. Ma sarà davvero così? Vediamo. Da quello che si apprende, il tributo dovrebbe constare di due parti: una metà della tassa andrà a rimpiazzare l'attuale prelievo sui rifiuti urbani "e sarà calcolata dai comuni sulla base dei volumi di smaltimento" scrive Nanopress; un'altra parte dovrà finanziare "l’illuminazione stradale e i servizi di viabilità", i cosiddetti beni indivisibili.
AFFITTI FUORISEDE, LA NOSTRA INCHIESTA
IL PESO SUGLI STUDENTI - La parte che gli inquilini dovrebbero finire per pagare è solo una parte della prima tassa, quella sui rifiuti urbani: attraverso dei meccanismi di calcolo, l'importo dovrebbe essere diviso fra proprietario e inquilino, e secondo le promesse del governo chi affitta la casa dovrebbe riuscire a pagare fra il 10% e il 30% di questa parte di tributo; non solo, in caso di un affitto inferiore a sei mesi, la tassa sarà interamente coperta dal proprietario. Come avevamo già scritto in un precedente articolo, insomma, l'idea del governo è quella di far pagare agli inquilini, e dunque anche agli studenti fuorisede, sostanzialmente solo quanto essi già pagano. Ma in ogni caso, bisognerà attendere per vedere il testo definitivo di questa nuova legge.