Trio: trama riassunta del romanzo di Dacia Maraini

Trama e riassunto di Trio, il romanzo di Dacia Maraini che racconta la storia di Agata e Annuzza nella Sicilia del 1743.

Trio: trama riassunta del romanzo di Dacia Maraini
getty-images

INTRODUZIONE A "TRIO"

Dacia Maraini
Fonte: getty-images

“Trio” è uno degli ultimi romanzi di Dacia Maraini che la scrittrice ci presenta in modalità di romanzo epistolare. Tutta la storia emerge quindi dallo scambio di lettere tra le due donne protagoniste del libro, Annuzza e Agata.

“Come spiegargli che l’amicizia, quella vera, supera la gelosia e fiorisce anche sulle pietre con la forza di una bella e robusta piantina, magari storterella ma con radici lunghissime?

TRIO: RIASSUNTO

Siamo nella Sicilia del 1743, anno dell’epidemia di peste che si scatenò sull’isola in maniera molto violenta decimando la popolazione locale. Il legame tra Annuzza e Agata ha radici molto profonde in quanto è nato in un momento importante della loro crescita. Erano ancora bambine quando si incontrarono per la prima volta nel convento, sotto lo sguardo attento di Suor Mendola. Qui, mentre imparavano l’arte del ricamo, hanno costruito quasi involontariamente le basi di una amicizia forte e durevole basata sull’onestà reciproca.

Le due ragazze crescono leggendo insieme i libri pieni di avventure del Cid e Ximena, mangiando cremolata di fragola e correndo sull’erba dolce dei loro giardini. Il loro legame si fortifica sempre di più, fino a quando Agata e Annuzza incontrano Girolamo.

Girolamo è un uomo bello e gentile, dall’animo sempre inquieto, desiderato da molte donne proprio per il suo essere così elegante e a modo. Agata diventa la sua sposa e dalla loro unione nasce la piccola Mariannina. Anche Annuzza però riesce a conquistare un posto nel cuore di Girolamo e ne diventa quasi subito l’amante. Le due sono a conoscenza di tutta la situazione ma non nutrono rancore o gelosia nei confronti dell’altra.

“Girolamo lo sai, è incerto fra me e te. La moglie da una parte, la migliore amica della moglie dell’altra. Sa che ci scriviamo e che conosciamo i suoi sentimenti, ma sembra non credere alla sincerità della nostra amicizia.”

Porto di Messina
Fonte: getty-images

Nel frattempo, l’epidemia di peste si abbatte su Messina e così le due donne sono costrette a scappare e a rifugiarsi nelle loro case fuori città e lontano da tutto. Non vogliono che il loro legame si allenti e Agata a Annuzza iniziano a scriversi delle lettere in modo assiduo, non potendo vedersi in alcun modo. Vogliono entrambe continuare a fare parte l’una della vita dell’altra e le lettere sembrano essere un ottimo antidoto alla paura prima e alla noia poi di quella quarantena non voluta e non attesa.

Ecco quindi che tornano alla mente ricordi di quando erano piccole e passavano le loro giornate in convento.  Riemergono pienamente gli odori e i sapori della loro Sicilia prima che tutto chiudesse e si rovinasse. Il ricordare diventa per loro fondamentale per non perdere ogni speranza nei confronti di un futuro lugubre e incerto.

Molti dei loro familiari sono morti a causa dell’epidemia e tante case signorili sono state saccheggiate dalla gente disperata. La situazione non è delle più rosee, ma Agata e Annuzza cercano nel loro rapporto la forza di andare avanti e di non lasciarsi abbattere dalla tristezza e dalla paura.

AGATA, ANNUZZA E GIROLAMO: IL TRIANGOLO

Dalle loro parole emerge chiaramente come il loro cuore batta per lo stesso uomo e non hanno timore nel raccontarsi le aspettative e i sogni che nutrono nei confronti di Girolamo. Eppure, le due donne riescono a salvaguardare il loro legame dal veleno della gelosia e dalla crudeltà delle convenzioni del mondo. Sanno che tipo di donne hanno scelto di essere e non vogliono rinunciare a questa loro scelta. Non vogliono sacrificare la loro amicizia, soprattutto in un momento così delicato come quello che stanno vivendo.

Si domandano come nasca una amicizia e come sia possibile che la loro sia così forte. Si chiedono come sia stato possibile costruire un equilibrio tanto fragile ma necessario tra tutti e tre e si interrogano su come sia possibile mantenere tutto questo in modo da non soffrirne.

“Troverò un modo di adattarmi a questo triangolo singolare, anche se a momenti doloroso.”

La solitudine forzata in luoghi lontani dalla vita di città, porta le due donne a riflettere su ciò che sta loro a cuore. Queste riflessioni risvegliano ricordi e pensieri profondi che dimostrano come le due protagoniste di questo libro siano molto più moderne e di larghe vedute rispetto alle altre dame del loro tempo.

Nelle lettere di Agata e Annuzza, si percepiscono l’amore per la cultura e per i libri, la voglia di comprendere l’animo umano e le sue sfumature, il desiderio di riscatto e la mancanza di un posto sicuro in cui poter vivere pienamente. La lentezza delle giornate le ha però portate a riscoprire la gioia dei sapori forti, come quello del mosto appena schiacciato e della malvasia che profuma di fieno fresco, oppure il profumo pungente di un bosco in una mattinata di sole.

Comprendono, soprattutto, l’importanza della loro amicizia che è più forte di ogni cosa e non attendono altro che di tornare insieme a viaggiare tra Messina e Palermo, in carrozza o cavallo, vicine e solidali nel loro legame dalle radici profonde.

TRIO, CONCLUSIONE

“Trio” è un romanzo intenso e allo stesso tempo delicato che, attraverso gli odori e i colori della Sicilia selvaggia, racconta di una storia lontana eppure più che mai vicina all’esperienza vissuta di questo anno passato. Dacia Maraini tenta di ricordare a tutti noi cosa può salvarci davvero in un momento in cui tutte le certezze crollano e tutto il mondo sembra andare al contrario di come ci saremmo aspettati.

“L’amicizia deve essere più forte dell’amore. L’amicizia è eterna, l’amore è fragile, delicato.”

GLI ALTRI LIBRI LETTI DALLA REDAZIONE

Un consiglio in più