Tre espressioni che gli italiani usano nel modo sbagliato

Ci sono alcune parole italiane che probabilmente utilizziamo in modo scorretto. Eccone 3, spiegate in questo video di 60 secondi

Tre espressioni che gli italiani usano nel modo sbagliato
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3 PAROLE CHE USIAMO MALE IN ITALIANO

La prima parola che usiamo male è “una tantum”. Il suo vero significato è una volta soltanto (e non “una volta ogni giorno”).

Questa formula è molto utilizzata, soprattutto quando si parla di pagamenti. In questo caso, ad esempio “Vi pagherò una tantum” vuol dire che verremo pagati una volta sola.

La seconda parola è “piuttosto che”. Questa locuzione prepositiva deve essere usata come “anziché / invece di”.

L’errore frequente è quello di farne un uso disgiuntivo, considerando come valide tutte le alternative proposte.

Ad esempio: “Possiamo andare a Parigi piuttosto che a Lisbona” vuol dire che possiamo andare a Parigi anziché a Lisbona in vacanza.

Infine, abbiamo “cronico”: un aggettivo che ci piace tanto usare parlando dei nostri malanni, ma attenzione al suo vero significato. Cronico vuol dire duraturo, e non acuto o grave.

Ad esempio: un dolore cronico è definito come un tipo di dolore che dura da molto tempo (e non un dolore forte).

@studenti.it

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