Maturità 2008: la traduzione di Greco
Traduzione dei paragrafi 41 e 42 del trattato "Come si deve scrivere la storia" di Luciano di Samosata, scrittore e retore greco di origine siriana, diventato famoso per i suoi scritti satirici. In questo trattato esorta ad un tipo di storiografia che si basi sull'obiettività e che sia lontana da ogni forma di adulazione dei potenti. La sua produzione letteraria ha poi spaziato su diversi generi ed argomenti, basati sulla critica e la satira verso le scuole ufficiali e sui pregiudizi dell'opinione volgare
41 Così dunque deve essere per me lo storico: impavido, incorruttibile, libero, amico delle franchezza e della verità, e come dice il poeta comico, capace di denominare i fichi, fichi, e la barca, barca, di non risparmiare o concedere nulla per odio o per amicizia; non deve avere riguardo, pietà, vergogna o paura; sia un giudice imparziale, benevolo verso tutti ma non fino al punto di concedere a qualcuno più di quello che gli è dovuto; nelle proprie opere deve essere straniero, senza patria, indipendente da ogni potere, uno che non calcola che cosa penserà questo o quello ma che racconta i fatti così come sono accaduti.
42 Tucidide per esempio stabilì con precisione queste norme e distinse pregi e difetti dello storico, vedendo che Erodoto era oggetto di grandissima ammirazione tanto che i suoi libri erano chiamati con il nome delle Muse; egli infatti dice che le sue storie sono un possesso per l’eternità piuttosto che un’opera che possa piacere nel presente e non si basa su racconti fantastici ma tramanda ai posteri la verità sull’accaduto; introduce anche il concetto di utilità e di quello che una persona assennata potrebbe immaginare sia il fine della storia: cioè che, se capitassero ancora fatti simili a quelli passati, gli uomini, dice Tucidide, guardando alle cose scritte un tempo, possano servirsene per affrontare la situazione del momento.