Traduzione De Inventione, Cicerone, Versione di Latino, Libro 02; 111-120

Traduzione in italiano del testo originale in latino del Libro 02; paragrafi 111-120 dell'opera De Inventione di Marco Tullio Cicerone

Traduzione De Inventione, Cicerone, Versione di Latino, Libro 02; 111-120
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DE INVENTIONE: TRADUZIONE DEL LIBRO 02; PARAGRAFI 111-120

[111] Consideriamo adesso i premi. Il console L Licinio Crasso inseguì e uccise certi uomini, nella Gallia citeriore, comandati da un condottiero né famoso né stabilmente riconosciuto,non degni, per reputazione e per numero, di essere ritenuti nemici del popolo romano, e che rendevano poco sicura la provincia con le loro incursioni e razzie. Torna a Roma e chiede al senato gli onori del trionfo. In tale caso come nellimplorazione, non è importante per noi determinare il punto che deve essere giudicato producendo le ragioni della difesa e le repliche dellaccusa, perché, se non interviene un altro stato di causa o parte di esso, il punto che deve essere giudicato sarà soltanto uno, quello contenuto esattamente nella questione; nellimprecazione è: la pena deve essere inflitta? Nel presente caso è: il premio deve essere concesso? [112] Ora tratteremo i luoghi attinenti alla questione dei premi. Il criterio per il quale si attribuisce un premio, tiene presenti quattro elementi: i servigi resi, la persona, il tipo di premio, il patrimonio. I servigi resi vengono considerati in base alla loro importanza, alle circostanze, alle intenzioni di colui che li ha portati a termine. Si analizzano secondo limportanza, così: se grandi o piccoli, facili o difficili, eccezionali o comuni, severi o posti con qualche falsa apparenza; secondo le circostanze, per comprendere se tali servigi siano stati resi nel momento in cui ne avevamo necessità, mentre gli altri non potevano o non desideravano aiutarci; se siano stati resi quando si era persa ogni speranza; si giudicano secondo gli scopi, per stabilire se si sia agito nel proprio interesse, e se ogni cosa sia stata effettuata con lo scopo di compiere un certo beneficio; secondo il caso, per comprendere se il servigio effettuato fu dovuto non alla sorte, ma a una precisa determinazione o se fu il caso a impedire limpegno del benefattore. [113] Per ciò che concerne la persona, si analizzerà con quali principi un individuo abbia vissuto, quale spesa o quale fatica abbia affrontato per rendere questi servigi; se altre volte si sia comportato similmente; se desideri per sé un premio dovuto al lavoro effettuato da un altro o alla benevolenza degli dèi; se unaltra volta egli stesso abbia affermato che non si doveva concedere un premio per una stessa causa; se abbia già ottenuto un onore proporzionato ai suoi servigi; se sia stato costretto a fare ciò che ha fatto; se lazione sia stata di una tale natura da essere più degno di pena che di premio, se non lavesse portata a termine; se voglia il premio anticipatamente e voglia vendere a prezzo sicuro una speranza incerta; o se domandi un premio perché è sua intenzione evitare qualche punizione, in modo che sembri che vi sia stato, a suo favore, un precedente giudiziario. Per ciò che attiene il premio, si prenderanno in considerazione la natura, lentità, il motivo del premio domandato, il tipo e limportanza del premio che spetta a ogni azione; poi si ricercherà a chi e per quale motivo sia stato concesso, al tempo dei nostri antenati, un onore simile; inoltre si eviterà che tale onore diventi troppo frequente.

[114] E tale sarà il luogo comune che sarà utilizzato da chi si opporrà a qualcuno che domandi un premio: le ricompense dovute al merito e al dovere devono essere sacre e pure, né devono essere date a persone disoneste o distribuite a uomini mediocri; secondo luogo: se la ricompensa viene elargita con facilità, gli uomini proveranno un desiderio minore nellesercitare la virtù: infatti, quello che è eccezionale e difficile, questo appare bello e piacevole agli uomini, quando lo provano; terzo luogo: se coloro che hanno ricevuto, al tempo dei nostri antenati, per la loro palese virtù, un tale onore, ritornassero in vita, non stimerebbero forse diminuita la loro gloria vedendo concessa a tali persone le stesse ricompense? Si farà lelenco di questi personaggi e si paragoneranno con quelli degli altri contro cui si parla. Colui che domanderà una ricompensa, dovrà rendere magnifiche le sue azioni e confrontare i suoi servigi a quelli degli altri che furono premiati. [115] Aggiungerà che altri perderanno coraggio a praticare la virtù, se lui stesso non viene ricompensato. Si analizza poi il patrimonio, quando si domanda una ricompensa in denaro; in tale caso si studia se colui che fa la richiesta abbia a disposizione molte terre, rendite, denaro liquido, o sia povero. Luoghi comuni: devono essere aumentati e non diminuiti i beni dello Stato; è uno sfrontato colui che, in cambio di un servizio reso, fa richiesta non di un attestato di benemerenza, ma una ricompensa in denaro; ribattendo, si affermerà che è una cosa turpe fare dei calcoli quando si tratta di deliberare una riconoscenza; che non si domanda un premio in denaro come pagamento di un lavoro compiuto, ma un riconoscimento onorifico di solito concesso a una buona azione. Abbiamo trattato in modo soddisfacente sugli stati di causa: ora ci sembra giusto dover trattare le controversie che si basano sulla interpretazione di un testo di legge. [116] La controversia è attinente al testo quando nasce un dubbio riguardo la sua redazione. Ciò scaturisce dallambiguità delle parole, dal conflitto fra la lettera e lintenzione, dal contrasto fra le leggi, dallanalogia e dalla definizione. Scaturisce dallambiguità delle parole quando lintenzione del redattore non è palese, in quanto il testo si presta a due o più interpretazioni, come in questo caso: un capofamiglia, nominando erede suo figlio, lasciò a sua moglie un legato di cento libbre di vasellame di argento, decidendo così: IL MIO EREDE DARA A MIA MOGLIE CENTO LIBBRE DI VASELLAME DARGENTO A SUA SCELTA. Dopo la morte di quello, la madre reclama dal figlio del vasellame di gran valore e finemente cesellato. Quello risponde di doverle dare il vasellame ma a sua scelta. In primo luogo, se sarà possibile, dovrà essere dimostrato che il testo non è stilato ambiguamente, poiché tutti, nel linguaggio comune, usano solitamente questa parola o questa frase con il significato in cui il difensore proverà che si debba intendere.

[117] In secondo luogo deve essere spiegato che il punto in discussione è chiarito dalle parole precedenti e seguenti. Quindi, se le parole sono analizzate una a una, per se stesse, tutto il contesto, o la maggior parte di esso, apparirà ambiguo; ma, se esse diventano chiare, attraverso un analisi di tutto il testo, non sono giudicabili come ambigue. Quindi si dovrà percepire lintento del redattore da altri suoi scritti, atti, parole, stato danimo, tenore di vita; poi sotto tutti i punti di vista si dovrà analizzare tutto il passo in questione che risulta ambiguo, per vedere se qualche latro elemento si adatta alla nostra interpretazione o sia contrario alla tesi appoggiata dal nostro avversario. Infatti ciò che forse ha voluto far capire il redattore dello scritto, sarà facilmente desumibile dallanalisi di tutto il testo, dalla personalità del redattore e dagli attributi delle persone. [118] Poi, se se ne darà la possibilità, dovrà essere dimostrato che ciò che lavversario intende può essere applicato in modo molto meno conveniente di ciò che intendiamo noi, perché non trova unapplicazione pratica e non giunge a nulla; mentre ciò che intendiamo noi può essere applicato in modo conveniente e facilmente; prendiamo a esempio tale legge- niente infatti proibisce che si porti un esempio fittizio per comprendere meglio-: UNA PROSTITUTA NON DEVE PORTARE UNA CORONA DORO, SE LO FARA, SARA TRATTENUTA, a chi affermasse che, per la legge è la prostituta che deve essere confiscata, si potrebbe rispondere che lo stato non è in grado di confiscare una prostituta, e che una legge che domandasse il sequestro di una prostituta non può essere applicata, mentre, al contrario, la confisca delloro è facile a essere eseguita e gestita e, oltre tutto, non comporta alcuna difficoltà. [119] Dovrà essere considerato con attenzione, se si approverà linterpretazione dellavversario, se non sembri che il redattore abbia tralasciato un elemento più utile o più onesto o più necessario. Lo si proverà, dimostrando che la nostra interpretazione è onesta, utile o necessaria e affermando che quella dellavversario non è così. Poi se la controversia attiene lambiguità di una legge, dovremo fare in modo di adoperarci per dimostrare che linterpretazione dellavversario è già stata fissata in unaltra legge. [120] Sarà inoltre estremamente efficace indicare lespressione che avrebbe utilizzato il redattore, se avesse voluto che si agisse o si volesse comprendere ciò che intende lavversario: per esempio, nella causa in cui si dibatte la questione dei vasi dargento, la donna potrebbe affermare che era inutile aggiungere A SUA SCELTA, se questa scelta doveva essere abbandonata al volere dellerede. Senza tale precisazione, infatti non sussisterebbe alcun dubbio che lerede poteva dare ciò che desiderava. Quindi sarebbe stato sciocco, volendo fare un testamento a favore dellerede, aggiungere una frase, lomissione della quale inoltre non arrecava danno agli interessi dellerede

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