Traduzione De Bello Gallico, Aulo Irzio, Versione di Latino, Libro 08; 01-02
Traduzione in italiano del testo originale in Latino del Libro 08; paragrafi 01-02 dell'opera De Bello Gallico di Aulo Irzio
DE BELLO GALLICO: TRADUZIONE DEL LIBRO 08; PARAGRAFI 01-02
1. Piegata tutta la Gallia, Cesare, poiché dall'estate precedente non aveva mai cessato di combattere, voleva concedere un po' di riposo ai soldati negli accampamenti invernali, dopo tante fatiche; giungeva, però, notizia che diversi popoli contemporaneamente rinnovavano i piani di guerra e stringevano alleanze. Motivo di tali iniziative, verosimilmente, era che tutti i Galli ben sapevano che nessun esercito concentrato in un solo luogo poteva resistere ai Romani e che, se parecchie genti, nello stesso istante, li avessero attaccati su diversi fronti, l'esercito del popolo romano non avrebbe avuto appoggi, tempo, truppe sufficienti per fronteggiare tutti; nessun popolo doveva sottrarsi al destino d'un rovescio, se, impegnando i Romani, avesse permesso agli altri di riacquistare la libertà. 2. Per evitare che le aspettative dei Galli trovassero conferme, Cesare affida al questore Marco Antonio il comando dei suoi quartieri d'inverno; la vigilia delle calende di gennaio, con una scorta di cavalieri parte da Bibracte verso la tredicesima legione, da lui stanziata nei territori dei Biturigi, non lontano dagli Edui; alla tredicesima unisce l'undicesima legione, la più vicina. Lasciate due coorti a guardia delle salmerie, guida il resto dell'esercito nelle fertilissime campagne dei Biturigi, che, poiché dominavano vasti territori e molte città, non potevano essere conenuti dalla presenza di una sola legione nei campi invernali , che non era valsa a impedire i preparativi di guerra e i patti di alleanza.