Traduzione Ad Brutum, Cicerone, Versione di Latino, Libro 01; 05

Traduzione in italiano del testo originale in Latino del Libro 01; paragrafo 05 dell'opera Epistulae ad Brutum di Cicerone

Traduzione Ad Brutum, Cicerone, Versione di Latino, Libro 01; 05
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AD BRUTUM: TRADUZIONE DEL LIBRO 01; PARAGRAFO 05

Il ventisei aprile, essendo state pronunciate le decisioni riguardo al perseguire in guerra quelli che sono stati giudicati nemici, Servilio parlò anche di Ventidio e affinché Cassio seguisse Dolabella. Potrei credere che sia utile perseguire in guerra Dolabella fuori dallo stato; se tu non potessi farlo a vantaggio dello stato o se non credessi che sia di vantaggio allo stato, tratterresti lesercito quasi negli stessi luoghi. Il senato non avrebbe potuto fare niente di più onorifico del fatto che fosse tua la decisione di che cosa a te sembri soprattutto opportuno portare allo stato. E comunque io penso che se Dolabella ha un manipolo di soldati, se ha accampamento, se ha un posto dove stare, attenga allo scopo e alla tua dignità andargli dietro. [2] Non sapevamo niente delle truppe del nostro Cassio. Infatti da lui non arriva nessuna lettera né ci è detta qualcosa che possiamo dare per certa. Capisci bene con che intensità sia importante che Dolabella sia schiacciato, tanto affinché paghi le pene del delitto tanto affinché non ci sia luogo dove i capi dei briganti si riuniscano dopo la fuga di Modena. E puoi ricostruire dalle lettere precedenti quanto questa opzione mi sia piaciuta anche prima; sebbene allora il porto della fuga fosse nel tuo accampamento e il sostegno alla salvezza nel tuo esercito. E ancor più oggi, liberati, come spero, dai pericoli, dobbiamo essere occupati a catturare Dolabella. Ma tu penserai più che attentamente a queste cose, le deciderai sapientemente; ci informerai su che cosa avrai deciso e che cosa farai, se ti sembrerà opportuno. [3] Voglio che il nostro Cicerone sia ammesso nel vostro collegio. Credo completamente che nei comizi dei sacerdoti si possa accettare anche la candidatura degli assenti; infatti anche prima si è fatto così. Gaio Mario divenne augure mentre stata in Cappadocia per la legge Domizia e nessuna legge sancì poi che valesse di meno. Anzi, cè nella legge Giulia, che è una legge simile riguardo alle carica sacerdotali, con queste parole: Colui il quale si candiderà o di cui si avrà domanda. Indica apertamente che anche dai non presenti può essere presentata istanza. Gli scrissi riguardo a questa cosa di aderire alla tua opinione come in tutte le cose; devi ancora decidere di Domizio e del nostro Catone. Ma, benché sia lecito che sia presentata domanda da parte degli assenti, tuttavia tutte le cose sono più facili per i presenti. Perciò, se stabilirai che devi andare in Asia non ci sarà nessuna possibilita di far entrare i nostri nei comizi. [4] Credevamo tutte le cose più rapide, se Pansa fosse stato vivo. Subito avrebbe affiancato a sé un collega, poi ci sarebbero stati i comizi pretorii prima dei sacerdoti. Ora prevedo una lunga attesa per gli auspici. Mentre infatti ci sarà un solo magistrato patrizio, gli auspici non possono tornare ai senatori.

Proprio una gran confusione. Vorrei che tu mi informassi su ciò che pensi riguardo alla questione. Il cinque maggio

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