Traduzione Ad Attico, Cicerone, Versione di Latino, Libro 14; 08
Traduzione in italiano del testo originale in Latino del Libro 14; paragrafo 08 dell'opera Epistulae ad Atticum di Cicerone
AD ATTICO: TRADUZIONE DEL LIBRO 14; PARAGRAFO 08
Tu pensavi, nello scrivere la tua, che io fossi già a villeggiare in riva al mare, e io l'ho ricevuta il 15 più modestamente durante una sosta a Sinuessa. Per Mario va bene, anche se mi dispiace per il nipote di L Licinio Crasso. E un'ottima cosa finalmente che un atto di Antonio sia approvato anche dal nostro Bruto. Quanto a quel che scrivi che Giunia ha recapitato al fratello una lettera dal tono moderato e amichevole, Paolo mi dice che suo fratello Marco Emilio gliene ha inviata contemporaneamente un'altra a lui: nella parte finale c'era un avvertimento che gli stavano preparando una trappola, cosa che egli aveva appreso da informazioni sicure. Questo non mi è piaciuto affatto e molto meno a lui. La fuga della regina Cleopatra non mi procura il minimo imbarazzo. Ti pregherei di comunicarmi che cosa abbia fatto Clodia. Alla questione dei cittadini di Bisanzio penserai tu come pensi al resto e convocherai in merito Pelope. Io, secondo la tua richiesta, non appena avrò rintracciato la combriccola di Baia e quel gruppetto che ti interessa, te ne scriverò per non lasciarti all'oscuro di niente. Aspetto con grande ansietà notizie sulle intenzioni dei Galli, degli Spagnoli, di Sesto Pompeo. Spetta ovviamente a te chiarirmi questo ed altro. Ho appreso senza patemi che quel tuo leggero mal di stomaco ti ha causato una interruzione del lavoro: mi sembrava infatti a leggere la tua lettera che fossi riuscito a prenderti un po' di riposo. Fammi sempre un rapporto completo su Bruto, dove si trovi, che pensi di fare, eccetera. Spero bene che oramai possa aggirarsi al sicuro per tutta Roma anche da solo. E tuttavia.