Traccia svolta tipologia B3, testo argomentativo su Giorgio Parisi, prima prova maturità 2022

Traccia svolta tipologia B3, testo argomentativo su Giorgio Parisi, prima prova maturità 2022. Svolgimento del tema sul cambiamento climatico

Traccia svolta tipologia B3, testo argomentativo su Giorgio Parisi, prima prova maturità 2022
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DISCORSO ALLA CAMERA DI GIORGIO PARISI, TRACCIA SVOLTA

Traccia svolta tipologia B testo argomentativo discorso alla camera di Giorgio Parisi, prima prova maturità 2022
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Tra le sette tracce della prima prova maturità 2022 ce n'è anche una che in molti si aspettavano: si parla infatti di cambiamento climatico, ma lo si fa a partire da un documento particolare: il discorso alla Camera del Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, che nel 2021 ha richiamato i decisori al dovere di interessarsi maggiormente alla crisi climatica che sta investendo il mondo.

Guarda le tracce svolte dai nostri tutor:

Traccia svolta tipologia B3, testo argomentativo su Giorgio Parisi

“L’umanità deve fare delle scelte essenziali, deve contrastare con forza il cambiamento climatico.”
Così comincia il discorso pronunciato dal premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, l’8 ottobre 2021 alla Camera dei Deputati in occasione del Pre-COP26 Parliamentary Meeting. Un inizio chiaro e potente che non ammette errori, ma che soprattutto non ammette la non azione, il non agire.

Ad oggi, l’essere umano non può più permettersi di temporeggiare sulle scelte da prendere e sulle decisioni da portare a termine, perché in gioco c’è la qualità del futuro di ognuno di noi.
Il discorso di Parisi vuole portare sotto i riflettori proprio le problematiche legate al cambiamento climatico e all’inesauribile esaurimento delle risorse energetiche. Questioni che, seppur urgenti, non sono state gestite dai vari governi in modo preciso e soddisfacente, ma anzi sono state spesso messe da parte per mancanza di tempo e di fondi.

La scienza è da decenni che cerca di avvertire che l'agire umano sta mettendo in serio pericolo la temperatura del nostro pianeta facendola aumentare, ma nessuno ha fatto concretamente qualcosa per bloccare questo processo. Il vostro compito storico è di aiutare l’umanità a passare per una strada piena di pericoli. È come guidare di notte”, così ammonisce Parisi. La scienza può fornire dati, statistiche e modalità d’azione, illuminando la strada da percorrere come i fari di un’auto, ma al buio non è facile scorgere per tempo i pericoli perché a volte quest’ultimi possono saltare fuori anche all’improvviso. È qui dunque che deve intervenire il guidatore, ovvero i governi, mantenendo saldo il volante dell’auto e proseguendo verso la giusta direzione.

La scienza può indicare e suggerire il tragitto migliore da prendere ma non può prevedere ogni cosa. Ha purtroppo dei limiti tangibili dovuti a questioni pratiche e burocratiche.

Per questa ragione, l’appoggio di una politica consapevole del problema da affrontare è di fondamentale importanza, perché la risposta deve essere tempestiva.

Il tempo a disposizione per prendere delle decisioni è sempre meno e sta arrivando ai minuti finali. Inoltre, non va dimenticato che le previsioni fatte in precedenza prendono come modello di riferimento eventi del passato. Di fatto, non sappiamo le vere conseguenze dei danni che stiamo arrecando oggi al nostro pianeta e non conosciamo ciò verso cui stiamo precipitando. L’unica cosa che si può dire con certezza è che la natura si sta ribellando e il clima sta cambiando con essa.

Inondazioni, uragani, ondate di calore, incendi devastanti: è sotto gli occhi di tutti questa trasformazione in corso così violenta che, anche in tempi lunghi, altererebbe l’equilibrio naturale delle cose, figuriamoci se tutto ciò avviene in poche decenni. La vita così non ha gli strumenti né per difendersi né per rinascere ed evolversi.  
Cosa c’è dietro a tutto questo? Il progresso, il profitto, il consumismo. E proprio qui sta il drammatico paradosso: il nostro pianeta sta morendo perché noi esseri umani non riusciamo a trovare un altro modo per viverlo.

Cercando di riempire quel vuoto che portiamo dentro in cui si aggira la nostra disperata voglia di libertà, non ci siamo resi conto di quanto la modernità e le tecnologie ci stessero togliendo. Più cose abbiamo ricevuto dalla modernità, più essa ha tolto al nostro mondo in una sorta di funzione inversamente proporzionale.

Il premio Nobel Parisi viene in nostro soccorso esprimendo chiaramente quanto è necessario fare per cercare di porre quanto meno un limite a questo incessante processo di autodistruzione: dobbiamo essere in grado di sviluppare nuove tecnologie per conservare l’energia.”

Dobbiamo evitare che le risorse naturali si esauriscano definitivamente, tenendo ben in mente che il mondo in cui abitiamo non appartiene soltanto a noi. Abbiamo dunque solo un’unica soluzione per cambiare direzione e prendere la strada giusta: collaborare tutti ora per rinascere insieme domani. 

Traccia ufficiale del MI tipologia B3, testo argomentativo su Giorgio Parisi

Fonte: ufficio-stampa
Fonte: ufficio-stampa

IL VIDEO COMMENTO ALLA TRACCIA DI PARISI E FERRAJOLI

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