Traccia svolta tipologia B2, testo argomentativo su Oliver Sacks, prima prova maturità 2022
Traccia svolta tipologia B2, testo argomentativo su Oliver Sacks, prima prova maturità 2022. Svolgimento del tema su Musicofilia fatto da un nostro tutor
MUSICOFILIA DI OLIVER SACKS: TRACCIA SVOLTA
Tra le sette tracce della prima prova maturità 2022 scelte dal Ministero dell'Istruzione troviamo anche un testo insolito: il secondo tema argomentativo proposto si basa infatti su Musicofilia di Oliver Sacks. La richiesta era quella di comprendere all'interno del testo quale fosse il ruolo dei Superni, coloro che vivono senza musica, e quale ruolo abbia invece la musica per chi riesce a sentirne la potenza.
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"Musicofilia" di Oliver Sacks
Chi è Oliver Sacks, autore di Musicofilia, uscito alla maturità tra i testi argomentativi della tipologia B. Cosa scrivere nel tema
Traccia svolta tipologia B2, testo argomentativo su Oliver Sacks
La musica ha il potere di coinvolgere qualsiasi essere umano e questo attaccamento viscerale e profondo verso il fenomeno musicale è ben descritto dalla parola “musicofilia”, usata dal neurologo Oliver Sacks nel suo saggio intitolato proprio “Musicofilia” edito dalla casa editrice Adelphi. Le canzoni, i brani musicali e le melodie hanno infatti la capacità di risvegliare le emozioni più recondite e di scuotere gli animi avvicinando anche persone culturalmente diverse tra loro.
Ciò avviene perché la musica è un fenomeno naturale che accompagna l’uomo fin dal principio della sua esistenza, tanto che tra i reperti archeologici più antichi non mancano strumenti musicali antenati di quelli odierni. La musica, grazie al suo linguaggio universale e potente, rappresenta l’espressione artistica più diffusa in assoluto, in grado di essere riconosciuta sempre e comunque e, soprattutto, in ogni dove.
Probabilmente, è proprio questa peculiarità che ha tanto sconvolto e preoccupato i Superni nel racconto di Arthur C. Clarke, ovvero che miliardi di persone dedicano buona parte del loro tempo alla musica “lasciando che essa occupi completamente i loro pensieri.” In quanto esseri dall’intelletto superiore, i Superni riescono a percepire gli accordi tra le note e la perfetta combinazione di questi suoni e comprendono quanto ciò possa essere piacevole all’essere umano, ma non capiscono l’ossessiva predilezione per questo tipo di espressività artistica rispetto alle altre. I Superni, quindi, ammirano la musica in quanto atto di creazione dell’uomo, ma non la comprendono nel profondo del loro essere. Per loro la musica è come se fosse inaccessibile.
La musica, infatti, ha delle caratteristiche tali che la rendono non solo unica ma anche ineffabile, seppur venga influenzata dall’ambiente in cui si sviluppa. “La musica può essere sviluppata o plasmata dalla cultura in cui viviamo, dalle circostanze della vita o dai particolari talenti e punti deboli che ci caratterizzano come individui”, così sostiene Sacks, sottolineando che ogni essere umano ha il proprio gusto musicale e ciò dipende dalle sue esperienze. Il singolo si distingue dall’altro proprio per il suo vissuto che lo ha reso un individuo unico e per tale ragione irripetibile, ma in grado di identificarsi e soprattutto di riconoscersi in un determinato genere musicale piuttosto che un altro.
Non è tuttavia necessario dover studiare musica una vita intera per poterla sentire e per poter apprezzare le emozioni che è in grado di accendere. Gli strumenti musicali e i percorsi di studi per comprenderla meglio posso condurre l’uomo a gioire degli aspetti meno evidenti, ma niente e nessuno potrà mai spiegare fino in fondo il vero legame, quella folle unione che spinge l’uomo ad essere totalmente e completamente perso della e nella musica.
Dall’altra parte, la musica non “ha alcuna relazione con il mondo reale” perché il suo linguaggio segue delle regole diverse dal mondo della parola scritta e ciò provoca disorientamento. Per questo, quando si ascolta qualcosa, ci si ritrova come in un mondo parallelo, dove le linee guida sono diverse da quelle a cui siamo abituati e dove è possibile trovare una più facile resa delle proprie emozioni.
L’espressione musicale è quindi infinita, non ha né un inizio né una fine e segue solo l’evoluzione dell’uomo stesso. D’altronde, la musica è una delle modalità principali con cui l’uomo esprime il suo essere al mondo, il suo esistere in relazione con la realtà che lo circonda e per questo motivo non può essere spiegata razionalmente. Essa è semplicemente infinita come infinita è la complessità dell’uomo.
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