Traccia svolta tipologia A su Quasimodo, Alla nuova luna | Prima prova maturità 2023

Traccia svolta tipologia A, analisi del testo, su Salvatore Quasimodo: Alla nuova luna. Analisi svolta dal tutor di Studenti.it per la Prima prova maturità 2023.

Traccia svolta tipologia A su Quasimodo, Alla nuova luna | Prima prova maturità 2023
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Traccia svolta dal tutor sulla tipologia A su Quasimodo, Alla nuova luna

Quasimodo nelle tracce della prima prova 2023
Fonte: ansa

Salvatore Quasimodo è uno dei maggiori interpreti della condizione dell'uomo moderno. Appartenente al movimento dell’Ermetismo insieme a Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale, egli ha svolto una funzione significativa nella letteratura del Novecento, come dimostrano i numerosi riconoscimenti ricevuti da parte della cultura internazionale e l'assegnazione del premio Nobel per la Letteratura nel 1959.
Dalla sua opera letteraria emerge in modo distintivo il suo carattere pensoso e profondamente umano, interessato a temi come l'amore, la solitudine, la guerra, la morte e la ricerca di un senso sulla condizione dell'uomo nella società moderna.

La sua poesia, infatti, vuole esplorare le profondità dell'animo riflettendo sull'alienazione e sulla perdita. Attraverso l’utilizzo di immagini e simboli evocativi, Quasimodo cerca di trasmettere sensazioni di oppressione, angoscia e solitudine, ma anche di speranza e bellezza che riescono a trovare un loro posto tra gli squarci della quotidianità e i momenti più bui della storia.
Nelle prime raccolte “Acque e terre” (1930) e “Ed è subito sera” (1942), Quasimodo si concentra su tematiche come la solitudine e lo sradicamento dell'uomo, in quanto riesce ad individuarle anche nella sua personale condizione: quella di un esule profondamente legato al mondo della sua infanzia, una dimensione di pace non più raggiungibile.
Il poeta aderisce all’Ermetismo in maniera molto spontanea, in quanto ha bisogno di concretezza e di qualcosa di utile per il raggiungimento di una visione più acuta delle cose. Il suo ermetismo, in ogni caso, risulta originale poiché aderisce ad un linguaggio scarno ma non privo di sfumature musicali e caratterizzato da un velo di tristezza.

Le tragiche esperienze del conflitto mondiale, infatti, hanno indotto il poeta ad allontanarsi dagli aspetti più rigidi dell'Ermetismo e ad abbandonare le meditazioni solitarie per avvicinarsi a tutti gli uomini, nel tentativo di aiutarli nella ricostruzione degli antichi valori, più veri e genuini.
Ciò lo possiamo notare soprattutto in “Giorno dopo giorno” (1949) e nella raccolta successiva “La vita non è un sogno” (1949). In questa produzione, è significativo il rinnovamento del linguaggio, l’arricchimento dei temi con importanti istanze sociali e, soprattutto, la volontà dell'autore di agire per la trasformazione della realtà e per la realizzazione di un mondo migliore attraverso l’impegno del singolo individuo.

Questa tematica legata alla capacità dell’uomo di creare e di ingegnarsi è ripresa poi nella poesia "Alla nuova luna”, contenuta nella raccolta "La terra impareggiabile" e ispirata al lancio in orbita del primo satellite artificiale Sputnik I, avvenuto nel 1957.

La poesia offre una riflessione sull'opera divina e sull'intervento umano nella creazione, sul rapporto quindi tra Dio e l’uomo, mettendo in relazione il fisico e il metafisico. L’ingegno dell'uomo riesce ad emulare la creazione divina, dando così a sua volta vita a oggetti che, proprio come stelle, vanno a seminare il mondo.

Quasimodo è quindi estremamente presente al proprio tempo, tanto da riflettere su temi che sono lontani dalla liricità. Il cielo, la notte e le stelle fanno da sfondo a quella che è la reale protagonista del componimento, ovvero la tecnologia. È proprio tramite essa che l’uomo, a differenza di Dio, non si riposa mai e continua “senza timore” ad utilizzare la sua “intelligenza laica”, la sua razionalità umana per progredire e per sviluppare il mondo in cui vive. L’uomo, nella sua audacia, vuole emulare l’opera divina, intervenendo nella creazione senza alcuna restrizione. Così come Dio ha posto nel cielo il Sole e le stelle, così l’uomo ha messo la luce artificiale e le nuove tecnologie per cercare quasi di superare i fenomeni celesti.

Mettendo in contrasto l'azione di Dio nella creazione con quella umana, Quasimodo riflette sul ruolo e sulla responsabilità dell'uomo nel plasmare il mondo che lo circonda utilizzando la propria intelligenza.

Il progresso è, quindi, un tema importante nella produzione poetica dell’autore che cerca di esplorarlo nelle sue opere, mostrando così una profonda consapevolezza delle sfide e delle contraddizioni che il progresso stesso porta con sé.
La sua visione è infatti ambivalente:

  • da un lato, l’autore celebra l'innovazione tecnologica e scientifica e ammira la potenza delle macchine di trasformare il mondo;
  • dall’altro, però, avverte anche l'alienazione e la distruzione che possono derivare da un progresso sfrenato.

Questo dualismo si riflette costantemente nella sua poesia, in cui l'entusiasmo per il progresso è spesso mitigato da una sorta di nostalgia per un passato più autentico e umano.Quasimodo, inoltre, è profondamente preoccupato per le disuguaglianze sociali che possono emergere con il progresso. È consapevole che i benefici di una società in continua evoluzione non possono raggiungere tutti allo stesso modo, ma anzi rischiano di accentuare quelle crepe già esistenti tra le varie classi sociali facendole diventare delle vere e proprie voragini. Questa consapevolezza si manifesta nella sua poesia attraverso un senso velato di protesta e un esasperato richiamo all'attenzione sulle ingiustizie del mondo moderno.Anche perché, non bisogna dimenticare che per mantenere un sano equilibrio bisogna accompagnare il progresso materiale con una crescita interiore e spirituale. Quasimodo è convinto che la perdita di valori umani essenziali come l'amore, la compassione e la solidarietà nel frenetico inseguimento del progresso tecnologico possa portare ad un fallimento dell’uomo stesso. In conclusione, la produzione poetica di Quasimodo ci invita a riflettere sul significato autentico del progresso, sottolineando l'importanza di preservare i valori umani e di cercare una via che sia umanamente significativa.

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