Traccia svolta tipologia A su Gli indifferenti di Alberto Moravia | Prima prova maturità 2023

Traccia svolta tipologia A, analisi del testo in prosa, su Gli indifferenti di Alberto Moravia per la Prima prova maturità 2023. Sviluppo a cura del prof di Studenti.it

Traccia svolta tipologia A su Gli indifferenti di Alberto Moravia | Prima prova maturità 2023
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Traccia della tipologia A su Gli indifferenti svolta dal tutor

Alberto Moravia è uno degli scrittori italiani più importanti del XX secolo, noto per la sua feroce analisi nei confronti della società e delle dinamiche sociali, politiche ed esistenziali della classe borghese italiana.

"Gli indifferenti" è il suo romanzo d'esordio, non che quello più conosciuto, e viene pubblicato nel 1929, quando l’autore aveva solo 22 anni.

Gli indifferenti: trama

Il romanzo ha per protagonisti i fratelli Carla e Michele Ardengo, due giovani incapaci di provare dei veri e propri sentimenti, in balia della noia e dell'indifferenza di fronte al declino sociale ed economico della famiglia. Mariagrazia, la madre rimasta vedova, trascorre una vita legata agli stereotipi morali della borghesia degli anni ‘20, in uno stato di inconsapevolezza così forte da non rendersi conto che il suo amante, Leo Merumeci, non vuole lei ma la figlia Carla. L’intera vicenda si conclude le due donne che si recano ad un ballo in maschera insieme, con la madre ancora ignara della decisione della figlia di sposare Leo. Carla, nonostante disprezzi quell’uomo e non lo ami, accetta la proposta attratta solamente dalla prospettiva di una vita agiata.

Lo status borghese, quindi, sembra essere alla fine l’unica minima preoccupazione dei due fratelli Ardengo, entrambi deboli e incapaci di reagire alle situazioni che si vengono a creare. La perdita di benessere, infatti, in una società così ossessionata dalle apparenze, è l’unico vero problema che valga la pena essere affrontato.

Michele è l’unico personaggio che sente la necessità di compiere un gesto forte, di agire in modo concreto nel tentativo di salvare l’onore della sorella. Vuole, infatti, uccidere Leo e rinfacciargli tutte le sue colpe. Questo tentativo, però, fallisce miseramente in quanto si dimentica di caricare la pistola. Michele capisce di non avere la forza di salvare la sua famiglia e lascia che tutto vada come deve andare, tornando ad essere indifferente come tutti gli altri. L’eroismo, di fatto, appartiene ad un passato troppo lontano.

Gli indifferenti: significato

Il romanzo vuole mettere in evidenza la vita vuota e alienante della borghesia romana dell'epoca. I personaggi principali sono emotivamente distanti e indifferenti nei confronti degli altri e delle proprie emozioni e sono dominati dall'apatia e dalla mancanza di scopo. Cercano solo il piacere materiale e di conquistare uno status quo invidiabile da mostrare come trofeo.

Moravia utilizza la storia di questa famiglia per rappresentare le contraddizioni e l'ipocrisia dell’intera società borghese italiana. La famiglia vive solamente di apparenze e di inganni, nascondendo i suoi veri problemi e il suo disprezzo reciproco dietro una facciata di normalità. La falsità e la vuotezza delle convenzioni sociali sono quindi al centro della classe borghese, impregnata di materialismo e mancante di autenticità umana.

La sessualità ne Gli indifferenti

Anche la sessualità viene rappresentata da Moravia come un meccanismo di potere e di dominazione, senza alcun legame con i sentimenti più profondi e sinceri.

Il suo intento è quello di mettere in luce l'oppressione delle donne nella società patriarcale e le conseguenze devastanti dell'uso del sesso come strumento di controllo. Carla, ad esempio, accetterà questa dominazione sessuale da parte di Leo solamente perché attratta dal lusso di una vita benestante.

Attraverso uno stile di scrittura chiaro e realistico, Moravia mette a nudo un mondo fatto di dinamiche familiari e sociali in un certo senso perverse. La sua prosa è asciutta e diretta, perché l’attenzione vuole essere soprattutto sui dettagli quotidiani e sulle relazioni interpersonali. Questo stile semplice contribuisce a enfatizzare la mancanza di profondità emotiva dei personaggi e il loro totale isolamento.

Traccia su Gli indifferenti: conclusione

C’è una profonda insoddisfazione nei personaggi della vicenda narrata, ma allo stesso tempo manca in loro qualsiasi tipo di accenno ad una ricerca di una vita autentica. Manca la vera lotta per trovare la propria identità e la propria libertà all'interno di una società opprimente. Questa indifferenza emotiva emerge chiaramente dal loro atteggiamento: pur consapevoli della vacuità della propria vita, si lasciano travolgere dallo scorrere degli eventi, rimanendo paralizzati e inermi di fronte alla realtà che li circonda.

Quella che mette in scena Moravia, quindi, seguendo il filone interpretato già da altri autori come Italo Svevo e Luigi Pirandello, è una miseria umana senza tempo, vittima della propria condizione di ignoranza inconsapevole.
Ne esce fuori fotografia grottesca della borghesia italiana del suo tempo, una borghesia inetta alle passioni della vita stessa, tanto da rifiutare ogni problematica di carattere morale, mancante di autenticità, alienata e oppressa dalle convenzioni imposte.
Moravia, con questo romanzo così crudo, non vuole far altro che sottolineare la disperata necessità di una ricerca concreta della propria identità individuale.

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