Traccia svolta saggio breve tecnico scientifico prima prova di italiano Maturità 2017
Traccia svolta saggio breve tecnico scientifico prima prova di italiano Maturità 2017: la traccia sulla robotica educativa e il futuro
SAGGIO BREVE TECNICO SCIENTIFICO PRIMA PROVA MATURITA' 2017
Prima di affrontare lo scritto di italiano per la Maturità 2018, può essere utile per gli studenti, esercitarsi sulle tracce proposte dal Miur gli anni precedenti. L'anno scorso, tra le tracce della tipologia B (saggio breve o articolo di giornale), il Ministero ha inserito una traccia sulla robotica e il futuro per il tema di ambito tecnico-scientifico. Di seguito potrai farti un'idea dello svolgimento grazie alla traccia svolta dai nostri tutor.
Per rimanere aggiornato su tutte le notizie e per i suggerimenti su come affrontare le prove scritte e l'orale e la tesina, iscriviti al gruppo Facebook Maturità 2018.
Una delle tracce più interessanti tra quelle proposte dal Miur per la prima prova di italiano 2017, e che sicuramente gli studenti avranno trovato più semplice svolgere, è sicuramente quella del saggio breve dell'ambito tecnico-scientifico: "Robotica e futuro, tra istruzione, ricerca e mondo del lavoro". I documenti messi a disposizione dal Miur sono diversi e affrontano lo sviluppo dell'Intelligenza Artificiale, dell'uso della robotica a fini educativi, e della crescente digitalizzazione della società. Un tema attuale, che i ragazzi dovevano collegare ai fini educativi. Ecco la traccia svolta.
Per saperne di più, leggi le tracce ufficiali del Miur della prima prova 2017!
Tracce svolte
- Traccia svolta analisi del testo su Giorgio Caproni
- Traccia svolta saggio breve/articolo di giornale artistico-letterario: La natura tra minaccia e idillio nell'arte e nella letteratura
- Traccia svolta saggio breve/articolo di giornale socio-economico Nuove tecnologie e lavoro
- Traccia svolta saggio breve/articolo di giornale storico-politico Disastri e ricostruzione
- Traccia svolta tema storico sul boom economico italiano
- Traccia svolta tema di ordine generale su Progresso e civiltà
L’ascesa dei robot e dell’intelligenza artificiale è ormai evidente e inarrestabile.
La robotica, scienza interdisciplinare che si occupa della progettazione di robot, dapprima orientata verso la sostituzione di ruoli da sempre propri degli esseri umani, sembra oggi essersi concentrata maggiormente sul sostenere l’uomo nelle sue attività. Trattasi nello specifico di funzioni legate alla formazione, alla ricerca e al mondo del lavoro.
Si può parlare ad esempio di microrobotica o di robotica educativa che si pone l’obiettivo di insegnare ai bambini e ai ragazzi in modo divertente ed efficace attraverso l’utilizzo di robot. Come scrive Fabiana Bertazzi, collaboratrice del sito web INDIRE, “la robotica li aiuta a sviluppare le competenze cognitive tipiche del pensiero computazionale, a imparare a progettare il loro lavoro e a incrementare le competenze di problem solving”. In questo modo si possono aiutare i bambini a rafforzare le proprie capacità logiche, di analisi e di sintesi non solo nel campo della matematica e dell’informatica. Questo può essere effettivamente un nuovo metodo per imparare a ragionare.
Un altro campo di applicazione della robotica riguarda la Soft Robotics, ovvero l’impego di robot con particolari strutture malleabili e morbide, capaci di adattarsi a vari contesti. L’ambito trova particolare applicazione in medicina, soprattutto nella chirurgia invasiva.
Lo scopo è quello di creare un’interazione meno violenta e irruente tra il corpo del paziente e il soft robot, rispetto alle classiche tecniche chirurgiche. La Scuola Universitaria Superiore di Sant’Anna di Pisa, esperta nell’ambito della Soft Robotics, sottolinea come questa “non sia solo una nuova frontiera dello sviluppo tecnologico, ma un nuovo modo di avvicinarsi alla robotica scardinando le convenzioni e sfruttando un potenziale tutto nuovo per la produzione di una nuova generazione di robot capaci di sostenere l’uomo in ambienti naturali”.
Tuttavia Alberto Magnani in “Robot e intelligenza artificiale, i deputati Ue chiedono norme europee”, uscito sul “Sole 24 ore” del 17 febbraio 2017, sottolinea la mancanza di uno status legislativo, delineando dunque un gap giuridico che andrebbe risanato. In particolare viene messa in luce l’assenza di “una vigilanza continuativa delle conseguenze sul mercato del lavoro e gli investimenti necessari per evitare una crisi occupazionale; un codice etico per gli ingegneri che si occupano della realizzazione di robot e, in prospettiva, il lancio di un’Agenzia europea per la robotica e l’intelligenza artificiale che sia incaricata di fornire le competenze tecniche, etiche e normative necessarie”.
A essere messa in evidenza è, inoltre, la possibilità del riconoscimento del robot come soggetto giuridico, vale a dire come individuo, sebbene artificiale, capace di intendere e di volere.
Possiamo chiederci a questo punto dove condurrà lo sviluppo della robotica nei confronti dell’intelligenza emotiva. Le emozioni, le passioni, i sentimenti, da sempre prerogative dell’essere umano, con l’avanzare della tecnologia robotica potrebbero diventare artificiali, costruite a tavolino annullando così la casualità del vivere e dei rapporti interpersonali.
Si tratta di progredire o di oltrepassare il limite? Si arriverà ad una nuova era o ad un’apocalisse?
Domande che rimangono aperte a cui, volenti o nolenti, solo il tempo saprà rispondere.