Titoli di credito: riassunto, schema e caratteristiche
Titoli di credito: riassunto, schema e caratteristiche. Cosa sono, definizione e come funzionano cambiali e assegni
TITOLI DI CREDITO
Il titolo di credito è un documento che incorpora in se stesso un diritto di credito, vale a dire il diritto di ottenere il pagamento di una determinata somma di denaro. Esso incorpora il diritto di credito nel senso che il possesso materiale del documento comporta solo la titolarità del diritto di credito e quindi il diritto del possessore di ottenere il pagamento. Pertanto il possessore del titolo è anche il creditore della somma di denaro indicata dal titolo stesso. I titoli di credito più diffusi sono la cambiale e l’assegno che costituiscono un mezzo per la circolazione dei crediti.
RAPPORTO CARTOLARE E RAPPORTO CASUALE
Per i titoli di credito vi possono essere due tipi di rapporti: il primo si dice causale perché costituisce la causa di emissione del credito; il secondo si dice cartolare perché è costituito solamente dal documento di carta incorporante il diritto di credito.
TITOLI DI CREDITO: CARATTERISTICHE
Il titolo di credito presenta le seguenti caratteristiche: letteralità, autonomia e astrattezza.
- Letteralità: significa che il diritto di credito è individuato da quello e soltanto quello che risulta dalla “lettera” del documento, cioè da quanto è scritto sul titolo.
- Autonomia: significa che il credito si può trasferire senza atto di cessione.
- Astrattezza: il titolo di credito è astratto nel senso che contiene menzione della causa per la quale è stato emesso, cioè il motivo di emissione non viene evidenziato sul documento.
TITOLI DI CREDITO: NORME DI CIRCOLAZIONE
Per pretendere il pagamento del titolo di credito occorre avere il possesso del titolo, (che si presume sia in buona fede ) con il quale si potranno esercitare i diritti incorporati in esso. A seconda della legge di circolazione alla quale sono sottoposti, si distinguono tre categorie di titoli di credito: titoli al portatore, titoli all’ordine e titoli nominativi.
- Al portatore: il titolo si trasferisce con la semplice consegna che, una volta effettuata, attribuisce al possessore il diritto di richiedere il pagamento con la sola presentazione del titolo al debitore.
- All’ordine: il titolo si trasferisce mediante girata. La girata è l’ordine che l’intestatario del titolo (girante) impartisce al debitore di pagare ad un’altra persona (giratario). Essa può essere piena se contiene l’indicazione del giratario, oppure può essere in bianco se consiste soltanto nella firma del girante sul retro del titolo.
- Titoli nominativi: il titolo è nominativo quando in esso deve essere indicato il nome del possessore. Alcuni esempi di titoli nominativi sono le azioni di società, alcuni titoli di stato e certe obbligazioni.
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