Testo argomentativo sullo sviluppo scientifico e tecnologico

Esempio di testo argomentativo sullo sviluppo scientifico e tecnologico: aspetti positivi e negativi e i pericoli della ricerca scientifica e tecnologica

Testo argomentativo sullo sviluppo scientifico e tecnologico
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TESTO ARGOMENTATIVO SULLO SVILUPPO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO: TRACCIA

Testo argomentativo sullo sviluppo scientifico e tecnologico
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Elabora un testo argomentativo in cui esponi le tue personali valutazioni sugli sviluppi positivi e/o negativi, quindi sui vantaggi e/o sui pericoli della ricerca scientifica e tecnologica contemporanea. Di seguito il testo argomentativo sullo sviluppo scientifico e tecnologico svolto da uno studente.

Svolgimento.

Il XXI secolo è ricco di trasformazioni che portano l'uomo a conoscere sempre di più se stesso e il mondo che lo circonda. L’uomo è sempre alla ricerca di nuovi strumenti che gli facilitano il suo vivere quotidiano. Queste innovazioni che partono da presupposti positivi, purtroppo poi per l’egoismo, tipico della razza umana si trasformano in pericoli per l’uomo stesso.

Basti pensare, quando tutte le mattine prendiamo l’auto per dirigerci al lavoro, utilizziamo si un mezzo che ci avvantaggia, ma nello stesso tempo contribuiamo ad ingrandire il buco dell’ozono, quindi il globo si riscalda, il clima cambia, e provoca siccità prolungate, piogge intense in zone aride e frequenti alluvioni, desertificazioni. E i danni sono evidenti: incendi con foreste che bruciano, raccolti persi, villaggi abbandonati e gente costretta a migrare. In più interi ecosistemi in bilico. Le acque più calde minacciano per esempio la barriera corallina. Si pensa addirittura che la temperatura terrestre nei prossimi dieci anni aumenti da 1 a 3,5 gradi centigradi, l’aumento della temperatura terrestre può portare a una diversa distribuzione di fasce climatiche e malattie. Il rischi di trasmissione della malaria potrebbe crescere in molte parti del mondo, Europa compresa. Quindi non sempre ciò che è più comodo è meglio per noi.

La “mucca pazza”, ossia di bovini colpiti dalla BSE, è una sindrome degenerativa del cervello dovuta da una particella proteica infettiva, il prione che a contatto con la proteina normale si trasforma, alimentando il meccanismo che conduce all’encefalopatia. L’ipotesi è che tutto sia partito dal riciclaggio di tessuti ovini contaminati e trasformati in mangimi per il bestiame sotto forma di farine di carne e di ossi. Tutto ciò ebbe inizio negli anni ‘80 in Inghilterra, quando vennero introdotti nuovi metodi di produzione delle farine per allevamento che hanno ridotto la durata del trattamento e abbassato di qualche grado la temperatura per la sterilizzazione. Ciò ha impedito la distribuzione dei prioni che sono così entrati nella catena alimentare. Il divieto per le farine animali nell’alimentazione dei ruminanti giunse nel ’94, ma successivamente l’Europa ha deciso un bando totale proibendone qualsiasi utilizzo. Il bando sulle farine toglie dal mercato un integratore proteico necessario per l’alimentazione animale e che va sostituito. La cosa strana è la soluzione trovata, che non cambia in modo definitivo il problema, in quanto si propone di alimentare gli animali con farine di soia trasgenica proveniente da Usa, Argentina, Brasile. Queste soluzioni vanno contro natura, come si può dare ad un erbivoro della carne? Il non rispetto degli esseri viventi di conseguenza porta a catastrofici disastri.

La specie umana ha beneficiato all’inizio del secolo di un allungamento progressivo della vita.

Questo per una serie di fattori favorevoli, come la diminuzione delle malattie infettive calate grazie a migliori condizioni igieniche e sanitarie. Ma anche grazie a vaccini, antibiotici, alla migliorata conservazione dei cibi, a una dieta più corretta e al ricorso alla prevenzione per il tumore e le malattie cardiovascolari. In effetti oggi in Italia abbiamo una popolazione costituita in maggioranza da anziani. Le previsioni sono ottimistiche e fanno sperare che un giorno sarà possibile riparare i guasti di malattie e invecchiamento, e vivere non solo più a lungo ma anche in salute, grazie a tutte le strategie studiate nei laboratori. I genetisti contano di correggere i meccanismi di invecchiamento: bloccando l’accumulo di mutazioni genetiche; intervenendo con geni e proteine che resistono allo stress ossidativo. A proposito della vista, noi sappiamo già che oggi la tecnica del laser corregge difetti visivi e i trapianti di retina sono di routine. In futuro verranno collegati al nervo ottico impianti con telecamere e microchip collegati al nervo ottico. Anche se tutto fa pensare che siamo alla vigilia di una rivoluzione, fatta di manipolazione e terapia geniche, banche con linee cellulari per riparare il corpo, risorse nuove che consentiranno di fare un balzo verso una vita ultracentenaria, davvero riusciremmo a ottenere la vita che desideriamo? Un’esistenza estesa oltre ogni limite.

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