Viviana racconta che da laureata la ricerca del lavoro non è affatto semplice, sia per la situazione economica del nostro paese che per il percorso di studi (laurea in Scienze della Comunicazione) che secondo lei non è affatto specializzante ed è in concorrenza con le molte altre facoltà umanistiche. "Oltre a questo c'è da dire che alcune aree sono impenetrabili" – aggiunge Viviana - "mentre per altre materie conta solo l' esperienza che è possibile fare direttamente in azienda, ma per questo è necessaria la disponibilità delle aziende e non tutte sono disposte a concedertela."
Conseguito il titolo, Viviana ha speso più di un anno in inutili colloqui (sempre e solo nel settore vendite) e stage gratis presso grandi catene alberghiere. A 14 mesi dalla laurea è stata assunta con contratto a progetto di 6 mesi a 600 euro mensili come segretaria-centralinista presso un'agenzia di marketing, dove però le uniche mansioni che le venivano richieste erano preparare il caffè o fare la spesa. Attualmente è disoccupata ma sta continuando a cercare lavoro, non fossilizzandosi però solo su un unico settore.
Sissy, di Roma, dice di aver ricevuto diverse proposte di lavoro a Milano, ma non è disposta a spostarsi soprattutto perché gli 800 euro (questo è quanto le era stato offerto) andrebbero via quasi tutti per l'affitto. Il suo sogno è comunque quello di insegnare e si sta informando su questa possibilità; nel frattempo si sta preparando per concorsi vari conciliando lo studio con lavori saltuari come hostess.
Francesca si è laureata a maggio 2006 e sta cercando disperatamente lavoro soprattutto nell'ambito organizzazione eventi, argomento della sua tesi, ma non ha ancora trovato nulla. E' particolarmente scoraggiata e ritiene sche Scienze della Comunicazione non offra molte possibilità lavorative almeno nella regione Toscana, dove lei vive.