Laurea in Lingue e letterature straniere 2005 - 2006 (generale)

Domanda 1 di 35

Leggi il seguente brano e poi svolgi gli esercizi 1, 2 e 3

Una ricerca italiana apparsa su una delle più importanti riviste internazionali di geofisica, Geophysical Research Letters, interpreta l’attività del Vesuvio e raccoglie curiose novità geologiche e persino archeologiche. La prima fra tutte è che il Vesuvio sta sprofondando, schiacciato dal suo peso come un sasso nel fango. Un lento afflosciarsi sul cratere, al ritmo di mezzo centimetro l’anno, cominciato da circa 4.000 anni e che continuerà per altri sette millenni. La seconda novità è che questo stesso fenomeno di affondamento del vulcano è lo stesso che ha permesso l’emersione dalle acque della zona di Pompei, prima sotto il livello del mare. «L’ipotesi è che inizialmente l’edificio vulcanico cresca, ma a un certo punto cominci ad affondare nella parte più morbida, sui sedimenti argillosi sottostanti», spiega Giovanni Ricciardi dell’Osservatorio vesuviano dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. «Questo movimento, allo stesso tempo, corruga i margini del vulcano, elevando le aree limitrofe. Da tempo avevamo rilevato l’innalzamento della zona di Pompei e di una linea sul fondale marino al largo del Golfo di Napoli, ma il fenomeno era controverso.». La conferma è arrivata dallo spazio: le immagini dal satellite mostravano che il vulcano si stava appiattendo, mentre alcune zone limitrofe si sollevavano. Le fotografie arrivano indipendentemente dalle condizioni atmosferiche a cadenza quindicinale, e, grazie alla raccolta di un centinaio di immagini nell’ultimo decennio, si è riusciti a ricostruire una mappa delle deformazioni del vulcano.
(rielaborato da “Il Venerdì di Repubblica”, 1/04/2005)

Scegliere tra le soluzioni A, B, C, D il titolo più adeguato che indichi il significato globale del brano

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