Test professioni sanitarie 2017: come vengono decisi i posti e nuove integrazioni

Test professioni sanitarie 2017, in base a quali criteri vengono decisi i posti e la ripartizione tra atenei? Ecco le spiegazioni del Miur e la data del decreto che li aumenta

Test professioni sanitarie 2017: come vengono decisi i posti e nuove integrazioni
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PROFESSIONI SANITARIE: COME VENGONO DECISI I POSTI DISPONIBILI

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Così come per Medicina, anche il bando per il corso di Professioni sanitarie 2017 con il numero di posti disponibili ha suscitato polemiche ed il Miur ha risposto spiegando nel dettaglio come vengono definiti i posti disponibili, come avviene la suddivisione tra gli atenei e quando avverrà una eventuale integrazione ai posti appena annunciati.

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Il Miur, in sintesi, afferma che i posti messi a disposizione per il Corso di laurea in Professioni sanitarie dipendono:

  • dalle stime relative alla domanda futura di professionisti da parte del Sistema Sanitario Regionale e Nazionale;
  • dalla capacità di assorbimento da parte del mercato di queste figure professionali;
  • dai cambiamenti demografici della popolazione
  • dai cambiamenti nella modalità di erogazione dei servizi sanitari

Alla ripartizione dei posti per le immatricolazioni tra le università provvede poi il Miur, tenendo conto dell’offerta potenziale comunicata da ciascun ateneo e dell’esigenza di una equilibrata attivazione dell’offerta formativa sul territorio nazionale. La tabella con la ripartizione dei posti disponibili - afferma il Miur -  è stata comunicata il 28 giugno e contiene numeri provvisori. Con un successivo decreto, infatti, il Ministero provvederà alla ripartizione definitiva dei posti disponibili per ateneo. A questo scopo si svolgerà un’apposita riunione, a completamento dei lavori avviati con la seduta del 12 giugno, per il prossimo 14 luglio.

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