TEST NUMERO CHIUSO, COME SUPERARLI
Nell'anno accademico 2017-2018 sono stati più di 84.000 gli iscritti ai test di accesso per le facoltà a numero programmato, un esercito di studenti che ha in mente un progetto di studi a cui però, non tutti, riusciranno ad accedere. Per arrivare al traguardo è necessario pianificare bene l'attività di studio e mettere a punto una vera e propria strategia, dopo aver letto con attenzione il bando del test, scritto e calendarizzato gli obiettivi e studiato i contenuti nei minimi dettagli.
Qui di seguito abbiamo raccolto i consigli di due esperti: Elisabetta Galli, Dottore di Ricerca in Giurisprudenza, consulente aziendale e formatore strategico, e Matteo Salvo, International Master of Memory e detentore del titolo di Guinness World Record, che hanno realizzato il volume dal titolo “Prepararsi ai test universitari: il metodo rivoluzionario per affrontarli e superarli”, edito da IF Idee editoriali Feltrinelli Gribaudo. Ecco come pianificare l'attività per superare con successo la selezione.
1. LEGGERE IL BANDO CON ATTENZIONE
Può sembrare scontato e invece no: è fondamentale leggere il bando con attenzione perché contiene tutte le informazioni pratiche sull'iscrizione al test, il materiale da studiare, documenti, date, scadenze ecc... Nel dettaglio:
- data, ora e luogo della prova;
- procedura per iscriversi con i termini da rispettare tassativamente;
- somma da pagare per l’iscrizione;
- materie (e argomenti) su cui verterà il test: un’informazione fondamentale che va letta con estrema attenzione;
- regole di comportamento da tenere durante la prova - non seguirle potrebbe costare l’esclusione;
- documenti da portare il giorno della prova - ad esempio la ricevuta di pagamento;
- informazioni sulla pubblicazione dei risultati e sull’eventuale immatricolazione al corso di laurea.
2. DARSI UN PROGRAMMA
Darsi degli obbiettivi, scriverli nero su bianco, aiuta a realizzarli perché consente di pianificare le attività e di condividerle con un eventuale gruppo di studio. Lo studente dovrà quindi scrivere i suoi obbiettivi sull’agenda (ad esempio gli argomenti e la quantità di pagine da studiare) e, soprattutto, dovrà annotarsi il cronoprogramma dei ripassi (dopo un’ora, un giorno, una settimana, un mese e sei mesi, se ritenuto necessario) che dovrà effettuare al fine di condurre il ricordo nel lungo termine.
3. COME STUDIARE PER IL TEST
La preparazione per i test è molto diversa rispetto alla preparazione per un compito in classe o un esame universitario. Mentre per questi ultimi due è necessario studiare per avere una visione d'insieme e dei concetti chiave, la preparazione per un test d’ammissione richiede ai candidati di soffermarsi sui dettagli, per comprendere le differenze tra nozioni apparentemente simili e individuare rapidamente la risposta corretta. Per evitare di dare risposte errate, subendo penalizzazioni con conseguente diminuzione del punteggio finale e “scivolamento“ in graduatoria, lo studente dovrà avere ben interiorizzato gli argomenti, facendo grande attenzione ai dettagli.
4. UNA TECNICA PER OGNI TIPO DI TEST
Le diverse tecniche di memoria consentono di massimizzare il tempo che si passa sui libri a preparare i test, applicando i metodi più adatti alle diverse tipologie di quiz. Ad esempio:
- Per memorizzare le date è utile usare la tecnica della conversione fonetica.
- Per Architettura ed Ingegneria, che in gran parte si basano sul riconoscimento di immagini, il consiglio è di applicare la tecnica "P.A.V." che associa ogni elemento da ricordare a una immagine paradossale.
5. LE MAPPE MENTALI PER UN RIPASSO EFFICACE
In base alla pianificazione che ognuno s'è dato, suggerisco di riservare gli ultimi giorni al ripasso finale, alla solidificazione dei concetti ed, in particolare, a rivedere le mappe mentali.
E' invece sconsigliato studiare materiale o nozioni nuove nei giorni precedenti la prova.
Se lo studio è stato completo ed organico, negli ultimi giorni si dovranno rivedere solo le mappe mentali e gli eventuali appunti. Al pari di alcuni momenti di studio, anche il ripasso lo si può affrontare da soli o con altri studenti, una scelta utile perché il confronto costituisce un momento di crescita.