TEST MEDICINA
A pochi giorni dall’annuncio della data del test di medicina 2016 e da quello della sentenza del Tar del Lazio che conferma l’iscrizione in sovrannumero di più di 8000 ricorrenti del test 2014, alle polemiche sulla necessità di superare il numero chiuso si affianca una nuova Proposta di Legge presentata dal Movimento 5 Stelle. La proposta, a prima firma del deputato Francesco D’Uva, avrebbe come obiettivo quello di regolarizzare l’accesso ai corsi di medicina e alle specializzazioni.
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TEST MEDICINA, PROPOSTA DI LEGGE M5S
Secondo quanto si legge sul blog di Beppe Grillo, infatti, i parlamentari del Movimento 5 Stelle hanno depositato alla Camera una Pdl per “rivedere e rimodulare il sistema di accesso ai corsi di medicina”.
Non si parla comunque di abolizione del test d’ingresso, ma di una sua introduzione al termine del primo anno di studi universitari. La proposta suggerirebbe anche un cambiamento nella definizione dei posti disponibili e delle borse di studio per accedere alle specializzazioni mediche.
Nel post pubblicato sul blog si legge infatti: “proponiamo di introdurre il test d'ingresso, ma solo alla fine del primo anno accademico, la designazione dei posti in base al fabbisogno nazionale e di predisporre un numero di borse per le scuole di specializzazione di area sanitaria pari al numero di laureati in medicina nello stesso anno.”
TEST INGRESSO MEDICINA
Secondo i parlamentari del M5S un cambiamento di questo tipo servirebbe ad evitare i ricorsi e a rendere “il sistema dei corsi più equilibrato e bilanciato tra domanda e offerta”. Inoltre, da quanto si legge nel post, queste modifiche al sistema di accesso a medicina ostacolerebbero la nascita di casi di facoltà estere in Italia, com’è successo con la sede dell'Università Dunarea de Jos di Galati ad Enna, che pochi giorni fa ha ricevuto il via libera a procedere con le lezioni da parte del giudice civile del tribunale di Caltanissetta.