TEST MEDICINA
Con il passare delle settimane ci si avvicina sempre di più al test di medicina, una delle prove di ammissione all’università che da sempre suscita più polemiche e proteste. Solo una piccola parte degli studenti che partecipano a questo test, infatti, riesce ad ottenere uno dei posti disponibili negli atenei italiani, mentre migliaia di ragazzi sono costretti a riprovare gli anni successivi o ad iscriversi in altre facoltà, rinunciando al loro sogno.
Proprio per questo motivo ogni anno si susseguono le proteste delle associazioni studentesche e non solo; anche alcuni medici sollevano obiezioni su questa modalità di accesso a Medicina e Chirurgia, e tra di loro qualcuno ha lanciato una petizione proprio contro il numero chiuso.
PETIZIONE CONTRO NUMERO CHUSO MEDICINA
Un gruppo di medici che lavora da anni in ambito ospedaliero ha pubblicato infatti una petizione con cui: “si vuole affermare la contrarietà a qualsiasi forma di numero chiuso nella Facoltà di Medicina e Chirurgia.”
Sul sito dedicato a questa iniziativa si leggono i diversi motivi per cui è stata lanciata questa petizione; tra questi troviamo il fatto che il test di medicina, così com'è strutturato adesso: “non seleziona il merito e tantomeno rivela l’attitudine a intraprendere un Corso di Studi così particolare”. A questo si aggiunge il fatto che la prova di ammissione chiede agli studenti di “ipotecare il proprio futuro in poche decine di minuti” e, nel caso non si superi, solo alcuni possono permettersi di attendere un anno per riprovare il test, magari spendendo soldi in corsi di preparazione.
I MOTIVI
Nel testo della petizione vengono però sollevate alcune critiche sull’eventuale adozione del cosiddetto “metodo alla francese”, più volte ipotizzato dall’ex Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Questo metodo prevedrebbe un test selettivo al termine del primo anno di studi. “Tuttavia – si legge nel testo della petizione - anche in questo caso, la disomogeneità dell’offerta formativa fra i vari Atenei, a fronte di un test nazionale, rende impossibile un’imparziale valutazione, spostando di fatto il problema in avanti di un anno e anzi aggravandolo nel caso di mancato superamento, con un ancora maggiore dispendio di tempo e di denaro.“
L'OBIETTIVO DELLA PETIZIONE
La petizione chiede quindi che venga abrogata la Legge 264/99, consentendo il libero accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia: “dando la possibilità agli Studenti tutti di scegliere liberamente il proprio futuro nel nostro Paese, senza essere costretti a immaginarlo altrove. Tale istanza nasce dalla speranza di veder riconosciuto il diritto allo studio sancito dalla nostra Costituzione e quindi rendere accessibili i livelli più alti dell’istruzione, anche a quegli studenti le cui condizioni socio-economiche risultino essere disagiate (artt. 3 e 34).
Perché tale proposito si realizzi, è necessario un maggiore finanziamento all’Università, affinché le Facoltà di Medicina vengano poste nelle condizioni, sia sotto il profilo delle Risorse Umane che delle strutture, di accogliere tutti gli Studenti che ne facciano richiesta.
“
Per leggere il testo completo della petizione contro il numero chiuso a Medicina e per partecipare clicca qui.