Terza prova maturità 2018: non ci sono certezze
Terza prova maturità 2018, quali sono le regole che la disciplinano? I maturandi non hanno le idee chiare nonostante l'ordinanza del Miur parli chiaro
TERZA PROVA MATURITA' 2018
Terza prova maturità, funziona davvero come vorrebbe il Miur? Nell’ Ordinanza Ministeriale emanata dal Miur lo scorso 3 maggio e nei vari decreti che disciplinano la terza prova le indicazioni su come questa deve svolgersi e come vengono individuate le materie del terzo scritto sono chiare: all’articolo 14 il testo dell’Ordinanza scrive che: “Ogni Commissione, in relazione alla natura e alla complessità della prova, determina anche la durata massima della prova.
Ciascuna commissione, entro il giorno di venerdì 22 giugno 2018, definisce collegialmente la struttura della terza prova scritta, in coerenza con il documento del consiglio di classe di cui all'art. 6 della presente ordinanza. Contestualmente, il Presidente, ove necessario, stabilisce, per ciascuna delle commissioni, l'orario d'inizio della prova, dandone comunicazione all'albo dell'istituto o degli eventuali istituti interessati. Non va, invece, data alcuna comunicazione circa le materie oggetto della prova. Il 25 giugno 2018 ogni commissione, tenendo presente quanto attestato nel predetto documento del consiglio di classe, predispone collegialmente il testo della terza prova scritta sulla base delle proposte avanzate da ciascun componente; proposte che ciascun componente deve formulare in numero almeno doppio rispetto alla tipologia o alle tipologie prescelte in sede di definizione della struttura della prova. Per i licei artistici e, ove necessario, nei licei musicali e coreutici il Presidente stabilisce la data della terza prova scritta”.
TERZA PROVA, COSA PENSANO I MATURANDI
Secondo le indicazioni del Miur, dunque, la terza prova dovrebbe essere gestita in modo molto diverso da come, invece, viene di fatto svolta. In una indagine sul gruppo FB maturità 2018 abbiamo chiesto ai maturandi quanto sanno delle materie coinvolte nel terzo scritto e su un totale di 786 maturandi che hanno risposto, 554 di loro ha dichiarato di conoscere le materie che saranno oggetto del 3° scritto perché comunicate loro dai prof, in 167 hanno detto di non conoscerle mentre 65 maturandi hanno risposto di conoscerne qualcuna.
Non solo le materie si conoscono, ma è considerato normale che sia così perché “bisogna fare le simulazioni, e queste si fanno relativamente alle materie scelte”. Secondo Carlo, comunicare le materie sarebbe addirittura “obbligatorio per non appesantire i ragazzi”.
Secondo Alice “le materie della terza prova corrispondono a quelle dell'esame orale, quindi ci si arriva con la logica”. A Letizia addirittura le hanno fatte scegliere, a Cecilia le hanno comunicate il 5 maggio mentre a Selene a ai suoi compagni, meno fortunati, le diranno la mattina dell’esame perché “non dobbiamo crogiolarci nella certezza che "o storia o filosofia" e "o matematica o fisica" perché potrebbero uscire anche greco, latino o italiano (cosa assurda e mai successa)”.
Sulla terza prova non sembrano esserci certezze: ognuno ha le sue convinzioni e pratiche, ogni professore gestisce a suo modo l’ultimo scritto che, ricordiamo, quest'anno sarà all’interno dell’esame di maturità per l’ultima volta.