Tema sulla violenza nello sport: traccia svolta. Come si svolge, conclusione, opinioni personali e soluzioni per il futuro
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TEMA SULLA VIOLENZA NELLO SPORT

Uno dei temi più assegnati dai docenti è quello che riguarda la violenza nello sport. Ecco un esempio di svolgimento:
La violenza è un fenomeno diffuso anche nelle attività sportive, e non solo ai giorni d’oggi, ma questo fenomeno ha origini antiche. Già nella Grecia antica erano sempre presenti atti di violenza, soprattutto negli sport come lotta e pugilato, in cui per vincere era necessario uccidere il proprio avversario. Negli altri sport (corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del disco, gara dei carri da guerra erano quelli prevalenti), succedeva spesso che i giudici venissero corrotti per pilotare le competizioni.
Nello sport di oggi la violenza possiamo vederla anche tra i tifosi, specie nelle partite di calcio e tra squadre che hanno un grande seguito. La violenza collegata a questo mi toglie il desiderio di seguire lo sport. Attori di violenza non sono solo i tifosi ma anche, a volte i giocatori stessi che rivolgono la violenza contro l'arbitro e contro gli altri giocatori.
Lo sport è molto importante per irrobustire il fisico, per il divertimento, ma soprattutto per imparare alcune regole di convivenza civile. Non tutti capiscono che non si può sempre vincere; lo sport vuol dire anche saper perdere, accettando i propri limiti. Per noi ragazzi è importante giocare in modo “sano”, cioè divertendoci imparando a rispettare gli altri e le regole che il gioco impone.
CONCLUSIONE
Per questa ragione è fondamentale avere esempi positivi da parte degli sportivi e soprattutto dei calciatori. Da molto tempo si pensano strategie per limitare le violenze nello sport. Sono state create leggi che prevedono il controllo delle persone che accedono agli stadi, sanzioni economiche per chi detiene oggetti pericolosi, e addirittura divieto di assistere alla partita.