Tema sulla società dell'immagine: significato

Cos'è la società dell'immagine e l'importanza dell'apparire per i giovani nella società di oggi. Tema sul significato di società dell'immagine

Tema sulla società dell'immagine: significato
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TEMA SULLA SOCIETÀ DELL'IMMAGINE

Come scrivere un tema sulla società dell'immagine
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Viviamo nella cosiddetta “società dell’immagine”. All’aspetto fisico viene attribuita molta importanza nelle varie occasioni della vita di società, ma questo non deve farci dimenticare che solo in qualche caso il destino di una persona dipenderà dal suo aspetto esteriore, molto di più dal suo quoziente intellettivo, dal suo carattere, dalla fortuna...

Cosa ne pensi? Argomenta.

La maggior parte degli adolescenti ha l'aspirazione di migliorare il proprio aspetto: è la conferma di una società dell’immagine, dove i giovani si trovano a seguire un modello culturale che punta molto all’esteriorità. mai come oggi siamo stati circondati da un predominio così forte delle immagini, e la comunicazione visiva sta prendendo sempre più piede.

Mostrare ma soprattutto mostrarsi sono diventati due punti cardine di questo nuovo modo di raccontare. L’apparenza sembra “impossessarsi” dell’aspetto interiore: l'immagine esteriore svuota quasi completamente l'interiorità.

Viviamo in una società in cui l’apparire conta di più rispetto all’essere, o meglio dove essere e apparire coincidono.

La nostra è una società che fa riferimento ad immagini-idolo, una cultura fatta di modelli e icone generati dal mondo della pubblicità, dello sport, dello spettacolo, della televisione. La condivisione delle immagini e la loro fruizione quasi bulimica sono ormai aspetti pervasivi della società.

LA SOCIETÀ DELL'IMMAGINE: TEMA SVOLTO

Internet e i social oggi hanno modificato una serie di paradigmi: le giovani adolescenti cercano di attirare l’attenzione sul proprio corpo per inserirsi all'interno di un contesto all'interno del quale questo tipo di messaggio viene accettato e apprezzato, talvolta col rischio di sviluppare una certa dipendenza dal mezzo.

È difficile non lasciarsi trascinare troppo da questa cultura, ma bisogna imparare ad essere più critici e più coscienti delle proprie capacità: non c’è solo la bellezza, ma anche l’intelligenza, la simpatia, la generosità, l’onestà, la solidarietà, la fedeltà …ed ognuno di noi può essere apprezzato per qualcosa che ha dentro e che può essere ugualmente oggetto di comunicazione.

Nel contesto in cui viviamo, impregnato di pubblicità e messaggi da parte dei mass media, il corpo è diventato un oggetto da esibire e sembra essere l’unico messaggio che vale. Anche nel mondo del lavoro, per certe professioni, viene privilegiata la cosiddetta "bella presenza".

La cultura del corpo ha profondamente cambiato il rapporto fra individuo e fisico, visto non più come un organismo con le sue funzioni, ma considerato una veste da mostrare.

La nostra società sembra essere la vetrina in cui noi dobbiamo apparire: l'individuo subisce tutto questo quasi come una violenza, perché si trova a vivere una dimensione di immagine esterna che gli viene imposta. 

Basti pensare ai campioni dello sport, ai cantanti, ai divi dello spettacolo e ai loro modelli estetici e comportamentali, alle indossatrici, donne magre e belle, eleganti.

La bellezza è spesso associata al successo, e il corso ha subito un vero e proprio processo di spettacolarizzazione, a discapito delle altre doti.

L'immagine femminile è spesso distorta, la normalità negata, la vecchiaia completamente cancellata dalla comunicazione.

TEMA ARGOMENTATIVO SULLA SOCIETÀ DELL'IMMAGINE

Il pubblico, specie quello più giovane, vuole essere continuamente attirato, sorpreso. Non legge, non riflette perché non gli è richiesto farlo: tutto gli scorre velocemente davanti agli occhi, inducendo lo spettatore all'acquisto, spesso irrazionale o emotivo.

Da un lato abbiamo una  società che, inseguendo il suo processo produttivo e consumistico, è giunta a esaltare ogni sua espressione e a non concedere possibilità di esistere e di valere fuori da questi canoni. Dall’altra troviamo il pubblico, preso solo da ciò che gli si offre come pronto, immediato. 

I bambini, fin da piccoli, assorbono tutto quello che la società offre soprattutto attraverso la televisione e si abituano a ricevere informazioni di tipo visivo: credo che soprattotto per questo sia importante il ruolo della famiglia e delle scuola che li abitui ad un senso critico, ad una consapevolezza delle proprie capacità e a porsi in modo attivo. 

L'immagine del proprio corpo evoca inevitabilmente nell'essere umano il senso dell'identità. Quindi se la società propone un’immagine distorta del corpo, questo crea confusione nei valori e mette in “crisi” l’autostima. Da qui prendono origine gravi conseguenze come quelle legate ai disturbi alimentari, nella disperata ricerca di un impossibile canone di perfezione.

In alcuni ambienti, per esempio quello della moda, l'eccessiva magrezza è stata a lungo considerata come una condizione irrinunciabile per il raggiungimento del successo.

Chiunque non sia alla moda è out e sempre più le nuove generazioni agiscono per la preoccupazione di apparire.

Tentando di imitare modelli sempre più spettacolari, sempre meno sono ispirati da autentici valori culturali e morali, gli adolescenti, e non solo, assumono questi ideali come esempi da imitare, ne traggono ispirazione, indipendentemente dal fatto che siano costruttivi o meno.

Tuttavia l’immagine non è per forza la realtà, e così s’inciampa nel rischio dell’insoddisfazione e dell’infelicità.

I giovani sembrano oggi ossessionati dall'aspetto fisico: c’è chi passa ore in palestra, chi consuma prodotti di bellezza eccessivamente e con una certa “mania”, chi trascorre giornate nei centri di bellezza, chi si preoccupa di scolpire i propri muscoli e chi deve mantenere una pelle abbronzata e abiti alla moda.

Si dà sempre più spazio all’apparenza e all’immagine, mettendo in primo piano l’aspetto fisico e il corpo.

Ma il destino di una persona non dipende solamente dal suo aspetto interiore, ma bensì dalla sua cultura, dallo spessore della sua persona. La bellezza prima o poi si sciupa, la cultura può solo crescere.

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