Tema su Il cavaliere inesistente di Italo Calvino: traccia e svolgimento
Di Redazione Studenti.Traccia e tema svolto sull'opera Il cavaliere inesistente di Italo Calvino e analogie con l' Ariosto ed il suo Orlando furioso
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TEMA SU IL CAVALIERE INESISTENTE: TRACCIA
“Leggi Il cavaliere inesistente di Calvino e scrivi una recensione che metta in evidenza le analogie con l’Orlando furioso di Ariosto, il poema cavalleresco scritto nel 1516”.
Il Cavaliere inesistente è stato scritto nel 1959 da Italo Calvino. La vicenda si svolge all’epoca di Carlo Magno, durante le crociate contro gli infedeli e questo è il contesto in cui vengono narrate le vicende di diversi personaggi: Agilufo, cavaliere inesistente intento a mantenere salda la sua volontà di esistere; Rambaldo, cavaliere perdutamente innamorato di Bradamente, fiera amazzone che possiede occhi solo per Agilufo e che alla fine, con grande sorpresa per il lettore, si rivelerà essere la vera narratrice dell’intera vicenda; infine troviamo Torrismondo, inizialmente permeato da un profondo pessimismo, alla ricerca del sacro ordine del Gral che identifica come suo padre.
IL CAVALIERE INESISTENTE E LUDOVICO ARIOSTO
Calvino era un profondo conoscitore e, allo stesso tempo ammiratore, dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e proprio per questa ragione è possibile trovare numerose analogie tra le due opere letterarie. Ad un primo esame si potrebbe dire che l’unica analogia sia l’ambientazione: in entrambe le opere infatti lo scenario è quello della guerra santa che però funge solo da sfondo poiché entrambi gli autori puntano all’analisi dei personaggi piuttosto che alla narrazione di tipo storiografico nonostante lo scenario sia reale.
Ascolta su Spreaker.In entrambe le opere l’analisi del personaggio si traduce con l’introduzione della “quệte”, ovvero la ricerca, attraverso cui si ha un processo di maturazione del personaggio; basti pensare al pessimista Torrismondo, cupo personaggio che, attraverso la sua lunga ricerca del sacro ordine del Gral, compie una vera e propria maturazione che lo porta all’abbandono delle proprie illusioni giovanili; oppure Bradamente, il cui processo di maturazione si compie attraverso la stessa narrazione visto che alla fine essa, incarnando le vesti di Suor Teodora, si rivela essere la vera narratrice dell’intera vicenda.
Un’ulteriore analogia è la metaletteratura: il narratore, infatti, in entrambi i romanzi è esso stesso un personaggio: Ariosto nel Furioso assimila la sua storia d’amore a quella di Orlando e, allo stesso modo, nel Cavaliere inesistente, narratrice è Suor Teodora che alla fine si svela essere Bradamante.
Ma solo in apparenza i narratori delle diverse opere sono ugualmente onniscienti: solo Ariosto è il vero e proprio regista, cioè colui che muove a suo gusto i vari personaggi conoscendo ogni cosa di essi; il narratore di Calvino non ha invece nessuna influenza sulle vicende che gli scorrono davanti, esse si scompongono, si ricompongono procedendo per tentativi; nonostante questa lieve sfumatura tra i narratori, entrambi sono accumunati dal costante uso dell’ironia utilizzata per commentare gli episodi e i personaggi.