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Detrazione tasse universitarie
Le tasse universitarie sono costi non trascurabili che gli studenti devono pagare per frequentare un ateneo.
Questi costi servono a coprire diverse spese legate all'erogazione dei servizi educativi e delle risorse accademiche. Le tasse variano ampiamente a seconda del paese, dell'istituto e, in particolare, tra università pubbliche e private.
Esiste un modo per ridurre le tasse universitarie? Assolutamente sì. È possibile usufruire di numerose borse di studio basate sul merito o sul reddito, offerte dagli atenei stessi, che possono aiutare a diminuire notevolmente questi costi.
Ma c'è anche un altro modo: approfittare delle detrazioni previste dalla legge. Vediamo quali sono le tasse detraibili, rimandandoti alla nostra guida dedicata alle tasse universitarie per tutte le altre informazioni.
Tasse universitarie detraibili
La prima cosa che bisogna sapere in merito è che ogni studente ha diritto alla detrazione fiscale diretta del 19% sulle spese universitarie.
Questo significa che in sede di dichiarazione dei redditi è possibile recuperare parte dei soldi spesi durante l’anno a patto che queste spese non riguardino:
- Libri scolastici e materiale didattico
- Trasporti
- Vitto e alloggio (almeno che non si tratti di studente fuori sede con alloggio distante almeno 100 kilometri dal comune di residenza)
- Contributi pagati all’università pubblica per il riconoscimento della laurea conseguita all’estero.
Da non perdere: Calcolo delle tasse universitarie: informazioni utili
Rientrano invece all’interno della categoria tasse universitarie detraibili (a prescindere che si tratti o meno di studenti fuori corso):
- Rette per triennale, master e specialistica. Previa presentazione dell’opportuna documentazione (alias delle ricevute di pagamento e delle fatture) è possibile ottenere il rimborso del 19% delle rate relative ad un corso di studi universitario sostenuto in Italia. Vi ricordiamo che in questo caso vale il principio di cassa, ossia vale come punto di riferimento la data in cui è stata sostenuta la spesa.
- Tasse Universitarie detraibili: test d’ingresso. Le spese relative alla prova d’accesso rientrano in questa categoria a patto che riguardino corsi a numero chiuso per cui il superamento della prova d’accesso è assolutamente necessario per potersi iscrivere.
Per risparmiare di più, leggi: Esonero tasse universitarie: la guida
Spesa massima detraibile
Quali sono le spese massime detraibili?
Vediamo uno schema tratto dal documento principale di riferimento, il decreto MIUR pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2021.
Qui, le spese massime detraibili per singolo corso di laurea e area geografica.
Ed ecco invece le spese massime detraibili per i corsi post-lauream, sempre divise per singola area geografica:
Quali sono le tasse universitarie
Ogni studente versa sia le tasse che i contributi universitari. Per questi ultimi occorre fare riferimento al Regolamento recante disciplina in materia di contributi universitari, in cui si stabilisce che i contributi da pagare sono stabiliti autonomamente dagli atenei.
Tassa regionale
La tassa regionale viene riscossa da ogni ateneo per conto della regione di cui fa parte.
Ammonta a 140 euro.
Bollo
Insieme alla domanda di immatricolazione o iscrizione è necessario pagare un bollo, il cui ammontare viene deciso dalle segreterie.
Prima rata
La prima rata prevede il versamento dello stesso importo per tutti gli studenti iscritti alla stessa facoltà dello stesso ateneo.
Fanno eccezione i beneficiari delle borse di studio e gli studenti che, per via del proprio ISEE, devono versare tasse e contributi per un totale inferiore a quello della prima rata.
Seconda e terza rata
L'importo della seconda rata è costituito dalla differenza tra il totale delle tasse universitarie dovute e quanto pagato con la prima rata, e quindi varia in base all'ISEE.
Alcuni atenei suddividono ulteriormente la cifra, prevedendo così il pagamento di una terza rata.
Libri per l'orientamento universitario
I libri che ti aiutano a scegliere bene: