Costituente della scuola, il referendum per gli studenti della Carrozza

Ecco come potrai dire la tua sulla scuola

Costituente della scuola, il referendum per gli studenti della Carrozza

Costituente della Scuola, sta per partire: la ministro Maria Chiara Carrozza lo ha confermato in una lunga intervista a Repubblica in cui ha spiegato i dettagli del progetto che, nelle sue speranze, dovrebbe dare al ministero le giuste indicazioni per impostare le future riforme del sistema scolastico. Una gigantesca consultazione, un referendum online aperto a tutti gli attori della scuola: studenti, professori, sindacati, associazioni, partiti. Un modo in cui tutti potranno dare la loro opinione sulla scuola italiana.

MINISTRO CARROZZA, LE NEWS

SI APRE IL DIBATTITO - A Repubblica, ieri, il ministro ha spiegato cosa intenda dire.

Non parliamo di un convegno né di stati generali, non sarà neppure una consultazione tra addetti ai lavori. Vogliamo aprire un dibattito in tutto il paese su questo bene primario che è la scuola. Cosa ne pensano, e come la vorrebbero, presidi, insegnanti, studenti, genitori, partiti, fondazioni, associazioni. Domande semplici su dieci temi

In questi giorni, afferma la Carrozza, stanno venendo scelti i "temi cardine" su cui sarà promossa la consultazione. Il ministro ha in testa molte domande e vuole, per così dire, farsi aiutare dal "popolo della scuola". Come si può, dice la ministro, pensare una riforma del sistema scolastico senza capire cosa vogliono le persone che la scuola e l'università la vivono tutti i giorni?

LA LETTERA DI FINE ANNO DEL MINISTRO CARROZZA

I TEMI E I TEMPI - Ad esempio, dice il ministro, cosa si pensa i

n Italia della valutazione del sistema scolastico? "I genitori vogliono che le scuole frequentate dai loro figli siano valutate secondo standard internazionali? E con le scuole, gli insegnanti? O ritengono la valutazione una violazione della privacy, un metodo poco significativo?", chiede. La ministro afferma di avere già chiara in mente la tempistica di questa consultazione: "A giugno renderemo pubblici i risultati, a settembre diremo quali indicazioni il ministero ha recepito". Anche perché, le viene fatto notare, il tempo del suo governo è limitato: con ogni probabilità entro il 2015 si tornerà a votare.

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