Appassionarsi allo studio: ecco come fare

Perchè all'università si studia per un esame l'equivalente di quello che a scuola si studia in un anno? La differenza sta nella coercizione che, a scuola, fa andare avanti piano e svogliatamente. All'università, invece, subentra autonomia, passione e intraprendenza, che sono il vero motore

Appassionarsi allo studio: ecco come fare

Uno studente non certo modello (espulso dalla scuola e non ammesso al Politecnico) una volta disse:- “A me la cosa peggiore in una scuola sembra l'uso di metodi basati sulla paura, sulla forza e sull'autorità artificiosa. Un tale trattamento distrugge i sentimenti sani, la sincerità e la fiducia in se stesso dell'allievo. Produce dei soggetti sottomessi. (...) È relativamente semplice tenere la scuola lontana da questo gravissimo male. Date all'insegnante il minore numero possibile di mezzi coercitivi, così che l'unica fonte di rispetto da parte dell'allievo sia costituita dalle qualità umane e intellettuali dell'insegnante stesso. (…) La scuola deve far sì che un giovane ne esca con una personalità armoniosa e non ridotto a uno specialista." Si chiamava Albert Einstein e di professione era un impiegato all’ufficio brevetti con la passione per la fisica. (Albert Einstein, “Pensieri di un uomo curioso”).

Personalmente Mi trovo d’accordo con lui. E sono sicuro che lo siate anche voi. Vi sembrerà strano, ma sono d’accordo con me e voi anche la maggior parte dei vostri insegnanti, nonostante a volte non sembri. Eppure ne ho le prove: per non limitarmi a denunciare i mali dell’istituzione scolastica, senza mai agire... ho agito. Organizzando seminari nei vostri licei.

Tornando a noi:

Teoria
Il processo di scolarizzazione vi fornisce un metodo di studio per cavarvela all’università.

Pratica
Al Liceo ti trattano come un bambino nonostante la società ti processi come un adulto: l’unica cosa che fanno per aiutarti è assegnare compiti a casa e punirti con note, provvedimenti disciplinari e brutti voti se non fai quello che ti dicono.

Non per toglierti premature illusioni, ma la persona che sei adesso è la stessa che eri a sedici anni e la stessa che sarai a trenta: cambieranno, forse, solo le abitudini e le convinzioni. Perché aspettare, allora? Passando dal liceo all’università, vi troverete a studiare per un esame l’equivalente, in nozioni, di tutti i libri di testo del quinto anno; sarà allora che vi farete la domanda che ogni neo studente universitario ex liceale prima o poi si trova a farsi: “ma perché mai al liceo andavamo così lenti?

La seconda cosa che penserete, sarà sotto forma di rimpianto e stupore: ricordandovi tutte quelle volte che avete avuto problemi a studiare venti pagine per il giorno dopo, vi chiederete: “com’è che adesso, per il giorno dopo, ne riuscirei a prepararne una cinquantina senza problemi… cosa è cambiato?

La risposta a questa domanda è molto semplice: voi!

O meglio, il vostro modo di pensare! Non diventerete più intelligenti, semplicemente, costretti dalla necessità ma spinti dalla virtù, scoprirete di avere dentro di voi molte più risorse di quante ne sfruttavate alle superiori. La realtà è che al liceo, guidati dalla paura e dall’abitudine (che è un altro tipo più subdolo di paura), nessuno dei vostri professori correrebbe il rischio di lasciarvi autonomi, ciò significa che:

Gli insegnanti che non puntano su di voi (ovvero sulla vostra voglia di imparare) in realtà non puntano su loro stessi (cioè sulla sua capacità di far nascere in voi la sete di conoscenza e l’amore per la materia). Preferiscono continuare ad usare gli stessi mezzi che si utilizzano con un bambino, o meglio, con un animale particolarmente stupido: “il bastone e la carota”

Quindi il consiglio è: studiate a prescindere dal professore, anzi, fate come se il professore non esistesse, che a dirla tutta significa giocare giocate d’anticipo e diventate intellettualmente ed emozionalmente indipendenti.

Immaginate di guidare una Ferrari col freno a mano tirato e rispondete: andrebbe veloce o fondereste il motore?

La seconda che ho detto, immagino… Bene: rendetevi conto che quel freno a mano spesso, sono proprio vostri professori: avete i mezzi per studiare facilmente, velocemente e senza alcuna fatica l’intero programma di un intero anno scolastico: non andate lenti come pretende l’insegnate di turno che non sa insegnare. Vorreste ricordare ogni lezione che ascoltate senza neanche doverla ripassare? Sapete perché la maggior parte di voi non ci riesce? Quasi tutti gli studenti non leggono o peggio ancora non sfogliano i libri di testo se non quando la classe “affronta l’argomento” ufficialmente; male, in questo modo si perde la visione d’insieme e siete costretti a studiare per ricordare le cose, perché la mente non riesce a ricordare gli argomenti quando sono scollegati fra loro. Per prima cosa, riassumete su un foglio l’intero anno scolastico o almeno il primo semestre di ogni materia. Siate schematici: quel foglio vi servirà mentre il prof. spiega la materia. Non impiegateci più di un’oretta e, se sapete come, disegnatevi una mappa mentale.

Se siete interessati ai seminari di Lorenzo Ait nel vostro liceo andate su: www.LorenzoAit.it

Un consiglio in più