Scuola, quanti "furbi" tra i banchi: due studenti su tre ammettono di copiare

E' quanto emerge dai dati raccolti dal sociologo Marcello Dei. Ci sono grosse differenze da scuola a scuola. Il record è degli istituti tecnici agrari. Solo il 24,4 per cento dei docenti ritiene il fatto di copiare il compito in classe "molto condannabile". All'estero le cose vanno diversamente: negli Stati Uniti la condanna morale per chi copia è molto netta: "Copiare significa non credere in se stessi"

Scuola, quanti

Due studenti su tre copiano a scuola. E' quanto emerge dai dati raccolti dal sociologo Marcello Dei nel suo libro "Ragazzi, si copia".

Ecco un po' di percentuali. A fare i furbi sono soprattutto i maschi. Il 69,2 % dei ragazzi copia "spesso" o "qualche volta" mentre lo fa soltanto il 59,8% delle ragazze.

SCUOLE DI COPIONI
Ci sono grosse differenze da scuola a scuola. Il record è degli istituti tecnici agrari, dove il 45,1 % degli studenti confessa di copiare. La percentuale scende drasticamente nei licei classici: solo l'11%. Il rendimento scolastico incide sulla decisione di copiare o no. Chi ha la media dell'8 copia soltanto nel 6,4% dei casi, mentre chi è sotto il 6 lo fa una volta o due.

SENZA RIMORSI
Ma cosa provano, quali sono i sentimenti dei "copioni"? 6 su 10 sono indifferenti, e uno su quattro è contento per la furbizia dimostrata. La gioia supera di un soffio il senso di colpa: 38,5 per cento contro 37,1. Quanto è lontana (non geograficamente) la Germania, dove la scorsa settimana un ministro si è dimesso per aver copiato alcuni passi della sua tesi di laurea!

PROFESSORI TOLLERANTI
Anche per i professori copiare non è un fatto di assoluta gravità. Solo il 24,4 per cento dei docenti interpellati da Dei nel suo libro ritiene il fatto di copiare il compito in classe "molto condannabile". E se suggerite ai compagni, niente paura, il 77 per cento dei professori pensa che vi si debba perdonare.

Si inizia a copiare da bambini. Nelle scuole elementari quasi il 5% dei bambini ammette di copiare spesso, e solo il 25% dice di non farlo mai. La materia nella quale si copia di più è la matematica, prima in questa speciale classifica, con un grande distacco da tutte le altre discipline: quasi la metà delle occasioni di frode ha a che fare con equazioni e disequazioni.

POLITICI E IMPRENDITORI
D'altra parte, anche politici e imprenditori non fanno mistero dei loro "errori di gioventù". Luca Cordero di Montezemolo nel 2007 parlava così agli studenti della Luiss: "A scuola ero campione mondiale di copiatura, facevo sempre in modo di mettermi vicino a qualcuno bravo e generoso..."

STATI UNITI, UN ALTRO MONDO
Tra i paesi in cui la condanna morale verso chi copia è forte e radicata, gli Stati Uniti D'America. Nella scuola a stelle e strisce si usa il termine "cheating", imbrogliare. "Per chi studia negli Stati Uniti - racconta Daniela Del Boca, economista - si tratta di una possibilità che non esiste, specialmente una volta arrivati all'università, dove si paga molto e in genere si è molto motivati"

"Ma copiare -
dice sempre la Del Boca a Repubblica - viene stigmatizzato fin dal liceo. Copiare significa non credere in se stessi, che si scontra con l'individualismo alla base del loro pensiero, mentre da noi prevale la tendenza a conformarsi ad un gruppo".

Un consiglio in più