Storia di Iqbal | Video

Storia di Iqbal: in questo video Chiara Famooss riassume per noi il romanzo del 2008 di Francesco D’Adamo

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redazione

STORIA DI IQBAL

Storia di Iqbal è un libro di Francesco D’Adamo pubblicato nel 2008. Il romanzo racconta la storia vera di Iqbal Masih, il ragazzo pakistano di 12 anni diventato in tutto il mondo il simbolo della lotta contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

RIASSUNTO

Il narratore del romanzo è interno e prende il nome di Fatima, una ragazzina costretta a lavorare nell'industria tessile per un debito contratto dalla famiglia. Come a tutti i bambini anche a lei verranno disegnate su una lavagna le linee che rappresentano i giorni di lavoro dovuti, che però non finiranno mai. Fatima vive in condizioni precarie e disumane insieme agli amici. Qui i bambini però vengono divisi in base all’ostilità che esprimono e cioè: quelli più problematici sono incatenati al telaio in modo che non possano arrecare danni.

Fonte: redazione

Un giorno, in fabbrica, arriva un nuovo bambino: Iqbal Masih. Faceva parte dei bambini ritenuti ostili, e che quindi venivano incatenati. Durante le notti Iqbal parla spesso con Fatima e, durante le giornate successive, si apre con gli altri bambini, riportando nel loro cuore un po’ di speranza per il futuro. Inizialmente, il padrone della fabbrica è soddisfatto di Iqbal, che però, nel periodo delle vendite dei tappeti, taglia quello a cui stava lavorando, facendo così perdere soldi al padrone.

A questo punto Iqbal viene costretto a stare nella tomba, un pozzo coperto da una grata e pieno di scorpioni, per una settimana. Le sue sofferenze però sono alleviate dai suoi amici, i quali escono ogni notte di nascosto per portargli un po' di acqua e di pane.

Dopo un periodo di tranquillità Iqbal fugge dalla fabbrica, per poi esservi ricondotto dopo pochi giorni da due poliziotti. Il bambino denuncia a questi ultimi le condizioni in cui sono costretti a vivere, ma i due anziché aiutarli accettano del denaro da Hussain per far finta di niente. Una volta tornato in fabbrica, Iqbal pianifica una nuova fuga, volendo raggiungere il “Fronte di liberazione del lavoro minorile” che aveva incontrato nella fuga precedente. Il suo piano questa volta riesce alla perfezione. Infatti raggiunge il fronte ed insieme al capo Eshan Khan libererà tutti i suoi amici dalla schiavitù.

CONCLUSIONE

I bambini verranno riconsegnati alle famiglie. Ma Iqbal, Fatima e Maria rimarranno con loro per più tempo, poiché nessuno riesce a contattare i loro parenti. Iqbal, insieme a Eshan, decide di liberare gli altri bambini ridotti in schiavitù e, nel corso del suo impegno, ottiene anche una borsa di studio per diventare avvocato. Nel medesimo periodo Fatima verrà ricondotta dalla sua famiglia, della quale rimangono solo i due fratelli. Tornato dal suo viaggio Iqbal, va a trovare i genitori per passare con loro la Pasqua. Qui però viene ucciso da dei colpi di pistola sparati dal finestrino di una macchina. La triste notizia arriva a Fatima grazie ad una lettera dell'amica Maria, la quale dice però che grazie all'amico perso tanti altri piccoli Iqbal erano tornati a vivere e sorridere.

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