La Stele di Rosetta: descrizione e storia

Stele di Rosetta: storia, testo, contenuto, descrizione e traduzione di uno dei più importanti reperti storici che aiutò a comprendere i geroglifici

La Stele di Rosetta: descrizione e storia
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STELE DI ROSETTA

La Stele di Rosetta è una lastra in basalto nero rinvenuta a El Rashid (Rosetta), un piccolo villaggio su Nilo situato a pochi chilometri dal Mediterraneo. Si tratta di un importantissimo reperto storico, fondamentale nella decifrazione dei geroglifici egizi: la Stele di Rosetta è infatti scritta in tre diverse grafie, ovvero l’egiziano geroglifico, l’egiziano demotico e il greco. Per secoli rimasta nell’ignoto, la Stele di Rosetta venne ritrovata nel 1799 da Pierre-François Bouchard, capitano nella Campagna d’Egitto di Napoleone Bonaparte. Quando, però, nel 1801 i francesi dovettero arrendersi all’esercito imperiale inglese, furono obbligati a consegnare loro, dopo lunghe trattative, l’importantissimo reperto storico. Gli inglesi portarono la Stele di Rosetta in Inghilterra e qui venne esposta al British Museum, dove si trova tuttora.

TRADUZIONE DELLA STELE DI ROSETTA

Napoleone, che comprese immediatamente l’immenso valore della Stele di Rosetta, riuscì ad ottenerne almeno alcune copie. È su una di queste – conservata oggi al Museo Egizio di Torino – che studiò il francese Jean-François Champollion, detto comunemente il Giovane. È a questa personalità che si deve, nel 1822, la prima, completa traduzione della Stele di Rosetta che ha costituito il più importante passo nel cammino verso la comprensione dei geroglifici egizi. Un grande contributo alla decifrazione del testo lo diede anche lo studioso inglese Thomas Young, che comprese l’interrelazione che intercorreva tra l’egiziano geroglifico e il greco. Solo Champoillon, però, riuscì a tradurre e a decifrare i geroglifici, dandogli quel valore fonetico ed ideografico che avevano sempre avuto ma che si erano andati perdendo nel tempo.

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STELE DI ROSETTA, TESTO E CONTENUTO

Stele di Rosetta

«...Tolomeo, Colui che vive in eterno, l’Amato di Ptha, il Dio Epifani, Eucaristicus, il Figlio del re Tolomeo e della regina Arsinoe, Filopatore degli Dei. Molto bene egli ha fatto ai Templi ed ai loro abitatori ed a tutti i sudditi suoi, poiché è un Dio, Figlio di un Dio e una Dea, come Horo, Figlio di Osiride, che ha protetto suo Padre». Questo è il contenuto, riportato in tre lingue, della Stele di Rosetta. Il testo è un decreto sacerdotale dei preti di Memfi dedicato all’anniversario di Tolomeo V Epifane, nel 196 a.C. Furono 1419 gli ideogrammi che Champoillon, grazie alla sua profonda conoscenza della lingua greca e della cultura egizia, riuscì a tradurre e ad interpretare correttamente: la Stele è, purtroppo, incompleta, e presenta solo 14 delle righe di cui era composta originariamente.

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