Stati Uniti: come funzionano le elezioni presidenziali negli USA
Stati Uniti: ecco come funzionano le elezioni presidenziali negli USA. Tutto quello che devi sapere su grandi elettori, Election Day e sistema politico
STATI UNITI: LE ELEZIONI PRESIDENZIALI NEGLI USA
Non si parla d’altro: le elezioni presidenziali hanno decretato che Donald Trump, leader del Partito Repubblicano, è il 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Una notizia che ha smentito qualsiasi sorta di sondaggio (ricordandoci un po’ quello che già era accaduto nel 1948 con la vittoria di Truman contro Dewey) e messo a tacere l’ala democratica del potere statunitense, rappresentato dalla ex first lady Hillary Clinton, scatenando tra gli abitanti dello Stato a stelle e strisce un mix di euforia, rassegnazione e preoccupazione.
Nei giorni precedenti alla vittoria di Trump, le notizie sulle elezioni degli Stati Uniti erano all’ordine del giorno: abbiamo sentito parlare di grandi elettori, sistema indiretto, election day e early voting e, probabilmente, non ne abbiamo compreso pienamente il significato. Noi di Studenti.it abbiamo quindi deciso di spiegarti in maniera semplice e concreta come funzionano le elezioni presidenziali e il sistema politico negli USA.
IL SISTEMA POLITICO DEGLI STATI UNITI D’AMERICA
Partiamo dalle basi: gli Stati Uniti sono una repubblica federale divisa in 50 Stati e un distretto federale, quello della Columbia. Questo significa che ognuno degli Stati federati può conservare una certa autonomia nella propria sovranità. A tenere insieme i singoli Stati ci sono
- La Costituzione, interpretata dalla Corte Suprema.
- Il Congresso degli Stati Uniti, ovvero l'organo che detiene il potere legislativo, equivalente al nostro parlamento, e suddiviso in due camere: Senato e Camera dei rappresentanti. I membri della Camera hanno un mandato di 2 anni, mentre quello dei senatori è pari a 6 anni.
- Le corti giudiziare federali, che detengono il potere giudiziario per ciò che concerne i casi, civili e penali, che ricadono sotto la Costituzione, sotto gli atti del Congresso, o sotto un trattato degli Stati Uniti.
- Il presidente degli Stati Uniti, che rappresenta il potere esecutivo.
USA: I PARTITI POLITICI
A grandi line possiamo dire che, dal 1852, il potere statunitense è stato sempre conteso tra due grandi partiti: il Partito Democratico, indicativamente di un orientamento di centro sinistra, e il Partito Repubblicano, indicativamente di un orientamento di centro destra. A rappresentarli, durante le ultime elezioni presidenziali, c’erano rispettivamente Hillary Clinton e Donald Trump.
Questo, sostanzialmente, rende gli Stati Uniti portavoce di una struttura partitica bipolare, in cui gli altri partiti minoritari (il più importante dei quali è quello Libertariano), ottengono risultati quasi del tutto ininfluenti, se non che a livello locale.
COME FUNZIONANO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI NEGLI USA
Veniamo ora al punto cruciale: le elezioni presidenziali, quelle con le quali viene scelto il presidente degli Stati Uniti d’America. Quelle, cioè, di cui si è tanto parlato questi giorni e che hanno portato all’elezione di Donald Trump, esponente del partito repubblicano. Come funzionano?
Le elezioni presidenziali degli USA sono di tipo indiretto: questo significa che non sono i cittadini in prima persona a votare il loro candidato, ma dei loro rappresentanti che prendono il nome di “grandi elettori”. I cittadini, recandosi alle urne, esprimono perciò la propria preferenza circa i grandi elettori: essi vengono votati su singola base statale per un totale di 538 membri, in un rapporto proporzionale con la popolazione di ciascuno Stato.
Questo significa, in soldoni, che gli Stati che presentano una popolazione più ampia avranno più grandi elettori.
ELEZIONI PRESIDENZIALI DEGLI STATI UNITI: LA SCELTA DEI GRANDI ELETTORI
La tipologia di votazione dei grandi elettori non è uguale in tutti gli Stati americani. In 48 di essi ci si trova di fronte a un’elezione con sistema maggioritario: il candidato che riceve la maggioranza dei voti si aggiudica tutti i grandi elettori espressi dallo Stato. Negli Stati del Maine e del Nebraska, invece, chi prende la maggioranza dei voti nell’intero Stato si aggiudica due grandi elettori. Un altro grande elettore, invece, viene assegnato alla lista che prende più voti all’interno di ognuno dei collegi congressuali in cui è diviso lo Stato (2 nel Maine e 3 in Nebraska).
I grandi elettori esprimono invece sono chiamati ad esprimere la propria preferenza per il candidato presidente che intendono votare. Per divenire presidente degli Stati Uniti d’America bisogna ottenere la maggioranza assoluta dei voti dei grandi elettori, pari a 270.
ELECTION DAY E INAUGURATION DAY
Le elezioni presidenziali si svolgono ogni 4 anni in quello che viene chiamato Election Day, ovvero il giorno dell’elezione. Nel 1845 il Congresso ha stabilito che questo cadesse sempre il martedì successivo al primo lunedì del mese di novembre, per scongiurare l’eventualità di votare il 1° novembre, giorno festivo. Per votare bisogna avere un’età superiore ai 35 anni, essere nati negli Stati Uniti e risiedervi da almeno 14 anni.
Il mandato del candidato vincente alle elezioni presidenziali degli USA non inizia però il giorno dell’Election Day, bensì il 20 gennaio dell’anno successivo (in questo caso, quindi, il 20 gennaio del 2017), in quello che viene chiamato Inauguration Day.