Sonno e salute mentale: come influisce il riposo sul benessere del nostro cervello

La psicologa Disparti spiega la relazione che lega sonno e salute mentale. Come migliorare la qualità del sonno e perché è importante per il nostro cervello

Sonno e salute mentale: come influisce il riposo sul benessere del nostro cervello
getty-images

Sonno e salute mentale: una variabile da non ignorare

Sonno e salute mentale si influenzano a vicenda
Fonte: getty-images

Con il cambio di stagione ed il cambio d’ora, è molto frequente andare incontro a difficoltà legate alla qualità del sonno, spesso però ignoriamo quanto tutto ciò possa avere un impatto importante sulla nostra salute mentale.

Perché il sonno incide sulla nostra salute mentale

Nel 1943 lo psicologo A. Maslow postula la famosa “Piramide dei bisogni” secondo la quale gli esseri umani hanno bisogno di soddisfare prima i livelli inferiori della piramide per poter passare a soddisfare in modo efficace quelli successivi. Alla base della piramide troviamo quindi i Bisogni Fisiologici Primari a cui appartengono il bisogno di cibarsi, idratarsi, respirare, procreare e riposare. Vediamo quindi come il bisogno di dormire sia alla base del nostro funzionamento. Quando dormiamo infatti, oltre a riposare il corpo ed i muscoli, permettiamo al nostro cervello di svolgere una serie di funzioni importanti, tra le quali:

  • rielaborazione delle informazioni acquisite durante la giornata, sia a livello emotivo che a livello di apprendimento
  • promozione dello sviluppo cerebrale e della neuroplasticità
  • eliminazione delle sostanze di scarto tramite il sistema linfatico
  • rinforzo della memoria a lungo termine
  • stabilizzazione dell’umore

Risulta quindi evidente come il sonno sia fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Inoltre è necessario che sia equilibrato sia in termini di qualità, su cui incide la fascia oraria, il luogo, la profondità del sonno stesso, che in termini di quantità che può variare a seconda dell’individuo e dell’età ma che indicativamente si aggira tra le 6 e le 8 ore consecutive.

Come il sonno e la salute mentale si influenzano a vicenda

Vista l’importanza fondamentale che la qualità del ciclo sonno-veglia (cioè come si alternano le fasi di sonno e veglia all’interno della nostra quotidianità) ha sul nostro benessere psico-fisico, non stupisce come una scarsa qualità o quantità del sonno possa avere importanti effetti sulla nostra salute mentale quali:

  • abbassamento del tono dell’umore
  • maggiore irritabilità e difficoltà nella regolazione emotiva
  • calo della motivazione e dell’interesse in attività solitamente piacevoli
  • variazione del desiderio sessuale
  • agitazione psico-fisica generato da un aumentato stato di allerta
  • diminuzione delle performance cognitive che determinano una minor produttività scolastica o lavorativa
  • difficoltà socio-relazionali, legate talvolta alla minor disponibilità di risorse, altre all’isolamento causato dalla variazione del ciclo sonno-veglia

Sarà però evidente per molte persone come non solo una scarsa qualità del sonno possa incidere sulla salute mentale, ma come anche linsorgere di una sofferenza psicologica possa determinare delle variazioni del ciclo sonno-veglia. Spesso, infatti, ai disturbi dell’umore o dell’ansia (ma non solo) possono correlarsi:

  • insonnia
  • ipersonnia
  • iperattività
  • aumento della durata della fase REM (quella in cui si sogna)
  • inversione del giorno e della notte

Come migliorare la qualità del sonno

Sebbene non ci sia un momento specifico e uguale per tutti in cui possano insorgere delle problematiche relative al ciclo sonno-veglia, è evidente come il cambio di stagione, ed in particolare l’arrivo dell’autunno, possano incidere sulla qualità e sulla quantità del sonno.

Se queste variazioni risultano intense e invalidanti rispetto alle attività quotidiane è necessario rivolgersi alla figura del medico psichiatra ed eventualmente richiedere un sostegno psicologico. Se invece queste variazioni non sono così invalidanti ma risultano comunque disturbanti, è possibile intervenire con alcuni accorgimenti:

  • curare la routine del sonno, che implica una serie di attenzioni quali: creazione di uno spazio dedicato al sonno confortevole; messa in atto di alcune attività rilassanti e di cura di sé prima di mettersi a letto; fissare orari sempre uguali in cui mettersi a letto e svegliarsi tenendo conto che il nostro organismo è programmato per produrre melatonina (l’ormone che aiuta a dormire) dalle 22 alle 5 circa
  • evitare di dormire durante il giorno
  • evitare l’esposizione a schermi nell’ora precedente a quando si va a dormire: preferire piuttosto la lettura di un libro, la vicinanza con una persona cara o la cura di sé
  • fare attività fisica al mattino e delle attività di rilassamento (quali lo yoga o esercizi di respirazione) la sera, per regolare il funzionamento del Sistema Nervoso Simpatico
  • dedicare uno spazio nella giornata per il proprio benessere psicologico

In generale, ciò che è maggiormente necessario è imparare a conoscere e riconoscere i propri bisogni fisiologici e cosa ci permette di prenderci cura del nostro corpo, tenendo sempre a mente che la salute fisica e quella psicologica vanno sempre di pari passo.

Altri contenuti di psicologia

Un consiglio in più