Le società umane: definizione, caratteristiche e classificazione
Indice
1La società: definizione e caratteristiche
Sebbene sia molto complesso tracciare una descrizione univoca di società, essa può essere intesa come una collettività organizzata di individui uniti da interazioni di vario tipo.
Si può notare che:
- i membri di una società condividono un medesimo territorio e interagiscono per soddisfare i bisogni materiali e sociali collettivi;
- una società esprime una cultura, per quanto sia più corretto parlare di culture. I membri di una società condividono riti, costumi, lingua, valori e norme comportamentali, sebbene non in modo omogeneo;
- nelle società è presente una qualche forma di organizzazione economica e, nelle realtà più complesse, esistono norme e istituzioni;
- un individuo che fa parte di una determinata società è consapevole del suo farne parte e tende a identificarsi con essa;
- la società è una struttura che ha una certa continuità nel tempo e garantisce la sua sopravvivenza grazie al reclutamento di nuovi membri per mezzo dell’immigrazione o della continuità generazionale.
È bene osservare che non tutte le società possiedono contemporaneamente queste caratteristiche. Ad esempio, rispetto al primo punto, esistono popolazioni nomadi che non possono essere identificate a partire dalla loro presenza stabile su un territorio. Anche il concetto di cultura, connesso a società, apre a molte questioni, proprio perché esistono società che esprimono una pluralità di culture e non tutte sono condivise dai suoi membri.
2La struttura sociale
Ogni società è caratterizzata da una struttura sociale che determina le azioni sociali e organizza le relazioni tra gli uomini in base a una serie di istanze:
1. status e ruolo sociale: lo status corrisponde alla posizione sociale ricoperta da un individuo all’interno della struttura sociale. Gli status sono: ascritti: determinati dalla nascita e da fattori indipendenti dalla volontà dell’uomo (età, genere, luogo di nascita); acquisiti: dipendono dalle azioni e dalle scelte del singolo e attengono quindi, ad esempio, al tipo di professione svolta o alla posizione economica raggiunta. Ogni status è il corrispettivo di un determinato ruolo sociale cui corrispondono una serie di aspettative riguardo al comportamento che un individuo, di un determinato status sociale, deve seguire.
2. Gruppi: le relazioni tra gli individui determinano la formazione di gruppi all’interno dei quali i membri interagiscono e condividono obiettivi e valori. I gruppi sono primari (gruppi ristretti caratterizzati da relazioni molto profonde; l’esempio principale è individuabile nella famiglia) o secondari (interazione limitata e superficiale come può avvenire all’interno di un gruppo esteso di lavoro); formali (le regole di comportamento e l’accesso al gruppo seguono criteri specifici; l’interazione è finalizzata al raggiungimento di un obiettivo esterno che è la ragione stessa del formarsi del gruppo) o informali (sono tali i gruppi di amici: le relazioni non hanno un valore strumentale, gli obiettivi del gruppo rispondono ai bisogni dei membri stessi, i criteri di accesso non sono regolamentati).
3. Istituzioni: sono le forme di organizzazione attraverso le quali la società risponde ai bisogni dei suoi membri. È una istituzione, ad esempio, il sistema scolastico.
3Classificazione e modelli di società
Numerosi sono gli intellettuali che hanno proposto una analisi della società e delle sue possibili classificazioni.
Nel corso dell’Ottocento, si diffondono approcci che intendono spiegare la società a partire dalla sua assimilazione a un organismo vivente, poiché entrambi, società e organismo, sono composti da più parti che collaborano per il funzionamento del tutto. Tra i principali esponenti di questa chiave di lettura vi sono Auguste Comte e Herbert Spencer.
Il positivista e tra i fondatori della sociologia Auguste Comte interpreta la società a partire dalla sua legge dei tre stadi della conoscenza umana. A ogni stadio della conoscenza corrisponde un tipo di società.
- stadio teologico: l’uomo interpreta i fenomeni attraverso l’immaginazione e facendo appello a istanze soprannaturali. La società è militare e teologica, le figure dominanti sono quelle dei guerrieri e dei rappresentanti della chiesa.
- stadio metafisico: l’uomo risponde ai propri interrogativi ricorrendo a interpretazioni astratte. A questo stadio corrisponde la società dei giuristi, è un’epoca dominata dalla sovranità popolare.
- stadio positivo: l’uomo ricerca le leggi dei fenomeni adottando un approccio scientifico. La società è di tipo industriale; ai suoi vertici vi sono gli scienziati; agli industriali spetta il potere e il compito di dirigere la produzione industriale.
Il filosofo positivista Herbert Spencer adotta un approccio evoluzionista. La società, come un organismo, segue uno sviluppo naturale. Egli distingue tra:
- società militare, non ancora pienamente sviluppata, fortemente gerarchica e in cui la collaborazione tra gli individui è costrittiva;
- società industriale, più evoluta e in cui maggiore è la libertà degli individui.
Il sociologo francese, tra i padri della sociologia, Émile Durkheim distingue tra:
- società segmentarie, più semplici e omogenee, dominate da una solidarietà meccanica: i membri di questa società hanno gli stessi valori e si riconoscono come simili.
- società più complesse ed evolute, come quelle industriali. La solidarietà è organica e di natura consensuale: ciascuno ha bisogno degli altri, poiché, con la divisione del lavoro e la specializzazione delle funzioni, ognuno partecipa a momenti differenti del ciclo produttivo.
Il filosofo ed economista Karl Marx, divide la società in classi:
- classe borghese, proprietaria dei mezzi di produzione;
- proletariato, detentore esclusivamente della propria forza-lavoro.
Il rapporto tra le classi è inevitabilmente conflittuale. La società capitalista è tuttavia destinata a crollare: la rivoluzione comunista porterà all’abolizione della proprietà privata e alla dittatura del proletariato.
Il sociologo Ferdinand Tönnies opera una distinzione tra comunità (Gemeinschaft) e società (Gesellschaft).
- Le comunità sono paragonabili agli organismi viventi; in esse la famiglia è l’organizzazione principale; i legami tra gli individui sono profondi e determinati dall’affettività; i valori religiosi sono quelli dominanti e gli obiettivi sono di tipo collettivo.
- Le società, assimilabili a prodotti meccanici, annoverano l’industria e la burocrazia come strutture fondamentali; i rapporti tra gli individui sono connessi a norme e sono maggiormente indiretti; dominano valori secolari e il perseguimento degli interessi individuali.
Il sociologo Talcott Parsons individua quattro criteri che, se soddisfatti, permettono a una società di conservarsi nel tempo. Al contempo, individua i sottoinsiemi della società che devono realizzare il criterio. In particolare:
- La famiglia e il sistema educativo devono mantenere l’identità di una società;
- Il diritto deve rispondere alla necessità di integrare tutte le componenti di una società;
- La politica deve stabilire gli obiettivi ai quali la società deve mirare;
- Il sistema economico deve organizzare gli strumenti funzionali al raggiungimento degli obiettivi della società.
Il sociologo Gerhard Lenski ha classificato le società a partire dalle tipologie di risorse che essa impiega per garantire la sussistenza ai suoi membri. Con un approccio evolutivo, egli distingue tra:
- Società di caccia e raccolta: la famiglia e la parentela sono le istituzioni principali; assente è l’organizzazione politica della società. La proprietà è estremamente ridotta.
- Società orticole, caratterizzate da una coltivazione non intensiva, praticata con scarsa tecnologia e al di sotto delle potenzialità della terra. La coltivazione è in grado di garantire la sussistenza ai membri della società. La società è suddivisa in clan e famiglie.
- Società agricole: le tecniche per la coltivazione si raffinano, la terra viene coltivata in modo da produrre oltre le strette necessità degli individui. Si costituiscono le città e si affermano attività come il commercio e l’artigianato. Scrittura, Stato e moneta modificano in maniera radicale i rapporti tra gli individui.
- Società industriali: con il costante progresso tecnologico, la produzione cresce in maniera esponenziale. Si accentua l’urbanizzazione. Lo stato diventa sempre più burocratizzato e il suo potere è sempre più ramificato.
4La società di massa
Nel campo delle scienze sociali, la società di massa è stata oggetto di numerosi studi, in particolare da parte della Scuola di Francoforte. Tale tipologia di società, legata ai fenomeni di democratizzazione, industrializzazione, espansione demografica, urbanizzazione propri del Novecento, è caratterizzata da uno Stato sempre più burocratizzato e centralizzato, dall’uso dei mass media, dalla mercificazione della cultura, dall’omologazione dei modelli culturali e dall’atomizzazione degli individui consumatori.