Simulazione prima prova tema di attualità: traccia svolta sul viaggio

Simulazione prima prova 26 marzo: fra i temi di attualità scelti dal MIUR, anche una traccia sul viaggio. Ecco il tema svolto dalla nostra tutor

Simulazione prima prova tema di attualità: traccia svolta sul viaggio
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA 26 MARZO

Si viaggia per tornare e per conoscersi: spunti sul tema di attualità della simulazione del 26 marzo
Fonte: istock

Vuoi esercitarti? Ecco tutte le simulazioni pubblicate dal MIUR per la prima prova

Gli studenti sono tornati ancora una volta sui banchi per il secondo appuntamento con le simulazioni di maturità. Dopo la prima simulazione di febbraio, ora è il turno di quella del 26 marzo, decisamente interessante sia per la varietà dei temi scelti, sia per la versatilità che consentono.

Fra questi non fa eccezione - anzi! - il tema di attualità, che presentava ben due esempi: una traccia sulla nostalgia e una sul viaggio come fuga dalla realtà.

Proprio di quest'ultima possiamo presentare la traccia svolta da una delle nostre tutor, per avere qualche spunto in più.

TRACCIA SVOLTA TIPOLOGIA C: TEMA DI ATTUALITÀ SUL VIAGGIO

Viaggiare e leggere: per gran parte dei lettori questi due verbi possono facilmente essere considerati dei sinonimi. Quando si legge si fa un viaggio, si parte per luoghi sconosciuti, si entra in case ignote che si trovano dall’altra parte del mondo, si conoscono personaggi a cui mai, nella vita reale, si rivolgerebbe la parola. Quando si legge si corre rimanendo fermi, si abbraccia qualcuno tenendo le braccia salde al nostro corpo, si parla rimanendo zitti.

Leggere è percorrere strade che non conosciamo, è confrontarsi con l’intimità di qualcuno, con i suoi pensieri, con i suoi dolori più personali, con i suoi segreti più inconfessabili. Leggere vuol dire anche prendere le parti del cattivo, empatizzare con il nemico, provare pena per lui. Basti pensare ad Humbert Humbert in “Lolita”: su di lui non si può avere un giudizio completamente negativo perché per tutta la durata del libro abbiamo imparato a conoscerlo, a capirlo, a comprenderlo.

La lettura funziona così: ti trasporta in alto e ti fa atterrare su spiagge esotiche e, a volte, inesistenti e ti fa credere o pensare cose che mai avresti creduto o pensato.

Nell’articolo Sì, viaggiare (con libri e scrittori), uscito sul “Corriere della Sera” il 3 gennaio 2019,  il giornalista e scrittore Tim Parks ricorda che Anna Karenina decide di cambiare vita proprio mentre si trova in treno a leggere, perché "l’intento segreto dello scrittore è sempre quello di scuotere l’identità del lettore attraverso le vicissitudini dei personaggi”. C’è una correlazione strettissima tra viaggio e racconto. Viaggiare e leggere sono due modi molto simili di andare lontano e arrivare vicino. La scrittrice Nadia Terranova, candidata al Premio Strega 2019 con il suo “Addio Fantasmi”, in un’intervista ha sottolineato che leggere i libri degli altri è un modo per conoscere altre vite e capire meglio la propria. Viaggiare e leggere sono due modi molto simili di percepire e comprendere cosa c’è fuori da noi per percepire e comprendere meglio ciò che c’è dentro di noi.

Quante volte è capitato, leggendo, di ritrovarsi completamente nei pensieri e nei modi di agire di un personaggio inventato, quante volte è capitato, leggendo, di venire a capo di un problema su cui ci arrovellavamo da giorni, o intendere finalmente quale fosse la nostra posizione rispetto a un certo fatto.

Se i libri servono a qualcosa, servono a questo: a ritrovarsi e a capirsi.

L’uomo ha bisogno di stare in mezzo ad altra gente: per riconoscersi, per confrontarsi, per comprendersi. Il nostro punto di vista vale solo se dall’altra parte ce n’è un altro. E allora cosa c’è di più facile che confrontarsi con la miriade di personaggi che popolano la nostra letteratura? Cosa c’è di più semplice che conoscere i punti di vista di uomini e donne i cui corpi non esistono nel mondo, ma i cui pensieri risultano vividi e reali? Se parliamo dei memoir o dei romanzi autobiografici, quest’idea diventa ancora più salda. Riconoscersi in un autore che si mette completamente a nudo per il proprio lettore e che consegna la sua intimità e la sua vita privata al mondo è il miracolo della letteratura. Riconoscersi nella storia di un altro, reale o inventata che sia. Se la letteratura ha un compito, è questo: arrivare indistintamente a tutti, in modo universale. Come un treno trasporta dentro di sé le persone più diverse, anziani, giovani, donne, uomini, credenti, atei, così il libro che funziona trasporta i lettori più disparati. A volte a vent’anni si può leggere la storia di un vecchio e rispecchiarcisi.

Leggere è un viaggio bellissimo e i viaggi, si sa, arricchiscono il cuore e la mente di chi li fa.

Un viaggio verso un luogo lontano è, alla fine, un viaggio dentro noi stessi. Dopotutto, ci si allontana per ritornare, si entra nelle case degli altri per imparare a entrare dentro casa propria.

La lettura è questo: un andare infinito verso nuove consapevolezze, un decollo eterno, un piccolo squarcio su tutti i mondi e le vite possibili di cui possiamo fare esperienza solo attraverso le parole.

SIMULAZIONE PRIMA PROVA 26 MARZO, LE ALTRE TRACCE

Ecco le altre tracce uscite nella simulazione di prima prova:

Analisi del testo

Tema argomentativo

Tema di attualità

Tracce svolte

Un consiglio in più