Sentenza Granital: spiegazione
Che cos'è la Sentenza Granital: spiegazione della sentenza che ha sancito un rapporto tra giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea e giurisprudenza costituzionale italiana
SENTENZA GRANITAL
La sentenza Granital ha definito alcuni tratti fondamentali del rapporto tra giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione europea e giurisprudenza costituzionale italiana. Si tratta della sentenza 8 giugno 1984 n.170, anche detta Granital, costituisce attualmente un punto fermo nella configurazione sistematica del complesso delle fonti di diritto italiano. Si tratta del recepimento attuato dalla Corte Costituzionale italiana della sentenza Simmenthal.
SENTENZA GRANITAL: SPIEGAZIONE
Dal punto di vista operazionale viene riconosciuto al giudice ordinario italiano il potere di disapplicare, senza ricorrere in Corte Costituzionale, l'eventuale legge ordinaria contrastante con un regolamento comunitario precedente. Si tratta di un notevole cambiamento di prospettiva, riconosciuto del resto, senza ipocrisie, dalla stessa Corte Costituzionale.
Da quel momento il giudice ordinario, al quale si presenti un caso regolato prima da un regolamento comunitario e poi da una legge interna, dovrà tener conto del fatto che qualora vi sia "una irriducibile incompatibilità fra la norma interna e quella comunitaria, è quest'ultima, in ogni caso, a prevalere". Una simile deroga al consolidato impianto istituzionale non poteva rimanere priva di una descrizione sistematica della struttura delle fonti normative, e più in generale dell'ordinamento interno e comunitario.
Agli occhi della Consulta si è in presenza di due sistemi normativi "autonomi e distinti, ancorchè coordinati, secondo la ripartizione di competenza stabilita e garantita dal Trattato". La Corte Costituzionale, in chiusura della sua argomentazione non rinuncia ad affermare una propria competenza residuale nel sindacato della legge di esecuzione del Trattato "in riferimento ai principi fondamentali del nostro ordinamento costituzionale e ai diritti inalienabili della persona umana". Viene stabilita quindi la preminenza di principi irrinunciabili del diritto interno, che non ammettono cessioni di quote di sovranità.
Ora, il problema del conflitto tra principi fondamentali comunitari e interni, è stato sempre ridotto ad eventualità teorica, data la supposta affinità delle matrici ideologiche del Trattato CEE e della nostra Costituzione. L' eventualità di conflitti vertenti sulla violazione dei principi fondamentali dell'ordinamento interno da parte di norme comunitarie è probabilmente remota con riferimento a quei principi che anche la Convenzione Europea sui Diritti dell'Uomo riconosce. Meno remote possono essere ad esempio le occasioni di conflitto in materia economica.
- Costituzione Italiana
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