Senso di colpa: cos'è e come gestirlo
Cos'è il senso di colpa e come gestire questa complessa emozione. Origine, caratteristiche e conseguenze psicologiche del senso di colpa
Indice
Introduzione
Il senso di colpa rappresenta una delle emozioni più complesse per via delle sue caratteristiche e, per alcune persone può rivelarsi opprimente, tanto da generare circoli viziosi di sofferenza se non si hanno gli strumenti per comprenderlo e gestirlo.
Come riconoscere il senso di colpa: origini e caratteristiche
Il senso di colpa non fa parte delle emozioni di base, cioè quelle emozioni reattive ed immediate, bensì si tratta di un’emozione complessa che necessita di un’elaborazione cognitiva di ciò che accade. La colpa si presenta quando l’individuo ritiene di non aver rispettato un codice etico o morale, e questa violazione può essere reale o percepita.
Questo meccanismo serve per regolare i comportamenti delle persone al fine del mantenimento di un equilibrio socio-relazionale generando rimorso e senso di responsabilità. Ognuno di noi inoltre possiede una serie di vincoli etici e morali esterni, come le leggi, ed interni, che possono essere più o meno rigidi a seconda di diversi fattori. Più i vincoli sono rigidi e numerosi, e più probabilmente l'individuo si troverà spesso a fare i conti con il senso di colpa.
Tra i fattori che contribuiscono alla costruzione di questi vincoli possiamo riscontrare:
- educazione familiare: le norme principali di interazione con gli altri ed il mondo si apprendono prima di tutto nel nucleo familiare in cui si cresce attraverso le regole imposte, eventuali punizioni e l’osservazione del comportamento degli adulti
- contesto socio-ambientale: dopo la famiglia, il contesto in cui si cresce e si vive contribuisce nel dare indicazioni sui giusti comportamenti da mantenere e rispettare
- capacità empatiche: più si empatizza e si riconosce il punto di vista dell’altro più si è consapevoli dei comportamenti che lo danneggiano, aumentando la percezione di colpa e responsabilità
- carattere e personalità: anche rispetto alle norme etiche e morali le caratteristiche soggettive possono influire sulla minore o maggiore considerazione di queste norme e sulle conseguenze della loro violazione
Le conseguenze psicologiche del senso di colpa
Dato l’importante funzione di mantenimento sociale relegata a questa emozione, è necessario che induca in chi la prova delle sensazioni, pensieri e comportamenti tali da promuovere un cambiamento. Allo stesso tempo però i pensieri e le sensazioni annessi al senso di colpa tendono spesso generare molta sofferenza in chi lo sperimenta, legata a:
- pensieri fortemente autocritici e svalutanti
- sensazioni fisiche di pesantezza al petto e alla testa
- percezione di responsabilità eccessiva
- intensa paura del giudizio
- ricerca eccessiva di controllo per evitare di ricadere nel senso di colpa
A seconda del momento di vita, degli eventi scatenanti e delle caratteristiche soggettive, il senso di colpa, quando non gestito adeguatamente può generare nella persona una sofferenza clinicamente rilevante che può sfociare principalmente in disturbi dell’umore o nel disturbo ossessivo-compulsivo che ha, appunto, la colpa ed il senso di responsabilità come nucleo emotivo principale.
Come gestire il senso di colpa
Sebbene si tratti di una emozione complessa, il senso di colpa può essere certamente gestito senza particolari conseguenze.
È necessario però essere sufficientemente consapevoli di quanto il senso di colpa sia intenso e invalidante per comprendere se sia necessario richiedere un supporto psicologico professionale o meno. Ad ogni modo, sia per gestirlo che per prevenirne una degenerazione, si può lavorare in autonomia su alcune risorse molto importanti:
- Accettazione: la capacità di accettazione (N.B.: è diversa dalla rassegnazione!) è necessaria per poter accogliere il senso di colpa. Spesso infatti, così come accade per molte emozioni spiacevoli, si ha la tendenza a evitarlo, sopprimerlo oppure a preoccuparsi per la sua presenza. Accettare la possibilità di sentirci in colpa, accogliendo le informazioni che ci da è indispensabile per poterlo poi lasciar andare
- Capacità introspettive: è necessario rinforzare le capacità di autoriflessione sui propri pensieri, emozioni, sensazioni e comportamenti, così da riconoscere il senso di colpa, le sue cause e le sue finalità e prenderne consapevolezza per una miglior gestione e comprensione
- Autocompassione: si tratta di utilizzare le capacità empatiche verso sé stessi, riconoscersi la possibilità di sbagliare e di non poter tenere tutto sotto controllo, ma anche di sapersi perdonare e concedersi di chiedere aiuto
- Impara dagli errori: utilizza il senso di colpa come fonte di informazione per avere maggior consapevolezza sul tuo codice etico e morale e per costruirci delle nuove modalità di comportamento compatibili
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