Come mai l’autonomia delle Regioni è finita alla seconda prova della maturità?
L’autonomia delle Regioni è arrivata alla seconda prova della maturità grazie ad un quesito molto interessante e attuale
Perché l’autonomia delle Regioni è nella seconda prova della maturità?
L’autonomia delle Regioni è finita nella seconda prova di maturità con un quesito molto interessante posto agli studenti dell'istituto tecnico ITIA (Informatica e telecomunicazioni). Come accaduto per la prova di matematica con le mattonelle esagonali e per quella di economia aziendale ai maturandi è stato posto un quesito che fa riferimento alla vita reale, rendendo la prova ancora più interessante.
L’autonomia delle regioni nella seconda prova di maturità
Nella seconda prova di Sistemi e Reti per l’indirizzo Informatica e Telecomunicazioni, gli studenti si sono trovati di fronte un caso pratico legato alla gestione dei dati sanitari dei pazienti realizzata da un ente regionale.
Il testo proposto ha come protagonista una società creata da una Regione allo scopo di realizzare una cablatura in banda larga di strutture pubbliche e di gestire il flusso informativo sanitario. Fra gli obiettivi posti c’è quello di estendere alle strutture private la rete di dati al fine di far confluire tutte le informazioni all’interno del Fascicolo Sanitario Elettronico, come previsto dal PNRR.
Agli studenti dunque è stato richiesto di contribuire alla realizzazione di questa particolare infrastruttura informativa tramite una serie di specifici quesiti dedicati all’implementazione di database, alla sicurezza e alla gestione del flusso di dati.
Questa seconda prova ruota intorno a temi essenziali e al centro del dibattito pubblico. In particolare l’autonomia differenziata che è stata richiesta in ambito sanitario da alcune Regioni.