Perché alla seconda prova di matematica si parla di mattonelle esagonali?
Scopriamo perché alla seconda prova di matematica si parla di mattonelle esagonali e del testo di Gadda
Seconda prova di matematica: perché si parla di mattonelle esagonali?
Nella seconda prova di matematica della maturità di parla delle mattonelle esagonali. Fra gli otto quesiti che sono stati proposti infatti non mancano dei problemi che sono tratti dalla vita reale con casi concreti su cui devono riflettere i maturandi.
Oltre alla descrizione dell’orbita della Terra intorno al Sole e alla moneta truccata, troviamo una citazione di Carlo Emilio Gadda.
Le mattonelle esagonali alla seconda prova di matematica
Il testo di Carlo Emilio Gadda proposto alla seconda prova di matematica e legato alle mattonelle esagonali è tratto dai racconti de "L’Adalgisa. Disegni milanesi". Nel brano vengono descritte in modo minuzioso delle mattonelle con forma esagonale, indicando dimensioni e posizione.
Gadda è conosciuto per i suoi racconti complessi e intricati, così tanto da descrivere dettagliatamente delle piastrelle esagonali, elencando le misure precise del raggio del cerchio circoscritto e dell’apotema.
Non si tratta della prima volta che, curiosamente, le piastrelle compaiono in un quesito di maturità scientifica. Nel 2018 infatti nella seconda prova di maturità venne proposto un problema che prendeva spunto proprio da un macchinario usato per produrre le piastrelle di forma quadrata.
La presenza di uno scrittore come Gadda in un quesito matematico può sembrare insolita, ma si tratta di un modo per rendere più coinvolgente e accattivante l’esame per gli studenti. Il riferimento letterario infatti permette di rompere in qualche modo la monotonia legata ai tradizionali problemi matematici.
Tutte le tracce svolte di matematica 2024
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