Scuola siciliana e toscana: le differenze
Quali sono le differenze tra scuola siciliana e toscana. Schema riassuntivo sulla storia e sulle tematiche delle due correnti?
SCUOLA SICILIANA E TOSCANA
Si definisce scuola un movimento di artisti tutti legati tra loro da una comunanza di interessi, intenti e modi di fare letteratura. I vari poeti si conoscono e si frequentano.
Federico II (1220-1250) fu un imperatore intellettuale, lui stesso autore di molti sonetti. Conosce molte lingue, come per esempio il tedesco da suo padre e il francese da sua madre. Fondò l’Università di Napoli (1224) per dare al proprio regno una buona base intellettuale.
Il cosmopolitismo è una caratteristica del regno svevo. La Sicilia, infatti, si incrociano la cultura occidentale e orientale. Di parla sia il latino, sia l’arabo, il greco al il volgare siciliano.
SCUOLA SICILIANA: SCHEMA
Ecco le caratteristiche della scuola siciliana:
- Dove? Presso la corte siciliana dell’imperatore Federico II di Svevia.
- Lingua? Parlano un siciliano colto, una sorta di italiano volgare. Rifiutano di usare la lingua d’oc perché Federico II vuole rendere il proprio stato indipendente culturalmente.
- Musica? No, non aveva l’accompagnamento musicale.
- Novità? Introducono il sonetto: due quartine e due terzine formate da versi endecasillabi. la poesie è spesso formata da un affermazione, poi dalla discussione della questione e infine la risoluzione. È di dimensioni ridotte e le strofe sono strettamente legate fra loro. È una forma meno sentimentale.
- Tematiche? Sono assenti i temi politici e morali. L’unico tema è l’ amore cortese. La donna è spesso descritta attraverso paragoni naturalistici. L’innamorato tiene segreto il suo amore per timore dei maldicenti.
- Autori? Pier della Vigna, Giacomo da Lentini (inventò il sonetto).
SCUOLA TOSCANA: SCHEMA
Ecco invece le caratteristiche della scuola toscana:
- Dove? Toscana (Firenze, Lucca, Pisa, Siena e Arezzo) e anche a Bologna
- Quando? Alla morte di Federico II quando finì la scuola siciliana. Periodo di grandi lotte interne dei Comuni toscani.
- Perché? Il regno di Federico II aveva tante capitali in quanto diventava capitale la città in cui egli si trovava. Lui combatte molte guerre contro il pontefice e le città del centro Italia. Così gli ideali della scuola siciliana si diffusero anche al centro d’Italia.
- Lingua? Poiché i suoi rappresentanti provengono da varie zone della regione, non si può parlare di una lingua base nella quale si è sviluppata questa poesia, bensì di una sorta di polilinguismo.
- Tematiche? Ha un rilievo centrale il tema amoroso, però tornano a comparire gli argomeni morali e politici e appaiono anche i motivi religiosi.
- Autori? Guittone D’Arezzo. La sua poesia era di argomento amoroso e civile, poi in seguito alla conversione al cristianesimo, si dedica soprattutto ai temi morali e religiosi in cui viene condannata la politica dominata dalla corruzione a dalle lotte di fazione.
- Tecniche? Si fa l’argo uso della retorica, soprattutto nella tecnica della amplificatio: dato un tema, esso viene sviluppato e sapientemente strutturato allo scopo di catturare la partecipazione del lettore
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