Scuola, al via l’iniziativa “Il Milite Ignoto: Patria e Memoria”

Un concorso di idee rivolto a tutti gli studenti e promosso dal Miur e dal Ministero della Difesa. Obiettivo è rielaborare in maniera creativa e innovativa la storia e la figura del Milite Ignoto. Scopri le caratteristiche del progetto e le scadenze.

Scuola, al via l’iniziativa “Il Milite Ignoto: Patria e Memoria”
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Milite ignoto: concorso di idee per le scuole

Il Milite ignoto di Roma
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In occasione del centenario della traslazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria, il Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il Ministero della Difesa, lancia il concorso di idee dal titolo “Il Milite Ignoto: Patria e Memoria”. All’iniziativa potranno partecipare le studentesse e gli studenti di ogni grado d’istruzione.

Il concorso si propone di valorizzare il talento delle studentesse e degli studenti chiedendo loro di presentare un progetto che dovrà rielaborare in maniera creativa e innovativa la storia e la figura del Milite Ignoto. L’elaborato potrà essere sviluppato secondo varie tipologie. Si potranno utilizzare:

  • il disegno;
  • la fotografia;
  • il fumetto;

Caratteristiche e scadenze del progetto

Il progetto:

  • dovrà essere accompagnato da un documento che spieghi le scelte fatte a livello stilistico e comunicativo;
  • dovrà essere frutto di un’apposita attività di analisi e approfondimento;
  • le opere, che dovranno essere inviate entro il prossimo 15 marzo, saranno valutate da una commissione formata da componenti del Ministero dell’Istruzione, del Ministero della Difesa e della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il Ministro Bianchi
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Con questo concorso di idee vogliamo coinvolgere le scuole in un percorso di conoscenza, di memoria, di approfondimento della nostra storia, dell’identità nazionale e della necessità di una convivenza pacifica tra i popoli”, sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Molte vite - prosegue - sono state sacrificate durante i conflitti mondiali e, come ha sottolineato anche il Presidente Mattarella, dobbiamo avere coscienza collettiva di questo sacrificio e del suo significato”.

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