Scuola 2.0, libri addio e compiti su Whatsapp

Quest’anno solo il 41% degli studenti ha acquistato libri nuovi mentre il 12% si appoggia a materiale gratuito fornito dai professori o scaricabile dalla rete. E, una volta a casa, la classe diventa virtuale con i gruppi di studio su Whatsapp

Scuola 2.0, libri addio e compiti su Whatsapp

ADDIO LIBRI, LO STUDIO DIVENTA DIGITALE - La scuola è ricominciata e con le lezioni è partita anche la corsa all’acquisto dei libri. La scelta è tra testi nuovi o usati ma cresce il numero di professori che si affidano a dispense e altro materiale a sostituzione dei testi tradizionali.
Nel 2013 l’ex Ministro dell’Istruzione Carrozza ha liberalizzato l’adozione dei libri, consentendo ai docenti di seguire la strada classica oppure creare un mix di contenuti formativi tra testi cartacei, libri digitali, contenuti “creative commons” liberamente scaricabili o fornire contenuti realizzati dai docenti stessi come quelli del progetto Book in progress.

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LIBRI SCOLASTICI - Secondo un’indagine di Studenti.it realizzata tra oltre 8.000 studenti, il 47% di loro acquisterà libri usati, il 41% nuovi mentre il restante 12% userà materiale gratuito fornito dai professori. Sono sempre di più, dunque, i docenti 2.0 che decidono di sostituire o integrare gli strumenti tradizionali di studio e di appoggiarsi alla rete.

Cambiano i supporti didattici ma cambia anche l’approccio dei ragazzi allo studio che diventa sempre più digitale e sempre meno legato a strumenti tradizionali. Il pomeriggio lo studio si sposta anche su Whatsapp dove - su gruppi  rigorosamente chiusi - si forma una classe virtuale in cui confrontarsi sui compiti e scambiarsi informazioni.

 

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