I saponi: caratteristiche e saponificazione

Cosa sono i saponi? E a cosa servono? Ecco una piccola guida per conoscere le caratteristiche, gli ingredienti e il processo di saponificazione

I saponi: caratteristiche e saponificazione
istock

I SAPONI: CARATTERISTICHE

I saponi
Fonte: istock

I grassi e gli oli, chimicamente, sono esteri costituiti da tre molecole di acidi grassi superiori e da una molecola di glicerolo. I grassi vengono anche definiti trigliceridi, è rappresentano per lo più sostanze viscide, untuose. Se presenti a temperatura ambiente i grassi sono per lo più solidi mentre gli oli sono liquidi. In presenza di soluzioni alcaline i grassi subiscono idrolisi o saponificazione, formando glicerina e sali alcalini di acidi grassi detti saponi.

I SAPONI: DEFINIZIONE, TIPI E SAPONIFICAZIONE

I saponi sono gruppi di composti costituiti da sali di sodio e potassio di acidi grassi superiori.
I saponi, che esplicano un’azione detergente tra le più efficaci tra i vari detersivi, vengono prodotti partendo da vari tipi di grassi e oli animali e vegetali, che vengono fatti reagire con soda caustica secondo il processo definito di saponificazione. Il processo di saponificazione rappresenta quindi una reazione di idrolisi di un estere che porta alla formazione di acido carbossilico e un alcool. Tale reazione in generale è catalizzata da acidi inorganici, idrossidi alcalini o enzimi.

Attualmente vengono sempre più impiegati direttamente gli acidi grassi derivati da tali grassi e oli. Tra gli ingredienti utilizzati per la realizzazione del sapone ricordiamo la colofonia e gli acidi resinici del tallonio, che migliorano le caratteristiche detergenti.

Possiamo distinguere saponi liquidi da quelli solidi. Per la preparazione di saponi solidi vengono utilizzati oli e grassi con alto contenuto di acidi saturi che verranno saponificati con dell’idrossido di sodio; mentre per la realizzazione di saponi liquidi vengono utilizzati oli di semi di cotone, di lino e oli di pesce che andranno incontro ad un processo di saponificazione con idrossido di potassio.

Per la formazione del sapone si fa uso, in generale della seguente procedura: si effettua la reazione in recipiente riscaldato per mezzo di vapore e dotati di agitatore. Si viene così a formare una emulsione di sapone in acqua che viene divisa in due strati aggiungendo del sale: lo strato superiore che è il sapone e da esso è possibile recuperare attraverso la distillazione, la glicerina.

L'AZIONE DETERGENTE DEL SAPONE

Il ruolo dei saponi è quello di eliminare il grasso e lo sporco, presente in determinati oggetti. Questo è possibile in quanto alcuni dei loro componenti sono composti chimici a superficie attiva, cioè surfattanti. Questi hanno una struttura molecolare che agisce come legame tra l'acqua e le particelle di sporco, staccando queste ultime dalle fibre e dalle superfici che devono essere pulite.

La molecola può esercitare questa funzione perché una delle sue estremità è idrofila e l'altra è idrofoba; l'estremità idrofila ha una struttura simile a quella dei sali solubili in acqua, mentre la parte idrofoba è spesso composta da una catena di idrocarburi, che ha una struttura simile a quella della sugna, dell'olio e di altri grassi.

Questa conformazione molecolare consente al sapone di ridurre la tensione superficiale dell'acqua, aumentando il proprio grado di umidità, e di aderire a sostanze normalmente insolubili in acqua, rendendole solubili.

Un consiglio in più